Investire nel metaverso attraverso gli etf

In questo momento storico, l’approccio ai mercati finanziari per l’investitore medio è quello della repulsione, del rifiuto verso gli investimenti. “Non voglio vedere come sta andando il mio portafoglio, tanto so che sto perdendo”. Ma è noto che, per chi sa cavalcare con grande sangue freddo le crisi, questi contesti possono anche essere un’opportunità. Ora è il momento di accumulare a prezzi scontati asset di valore che, trascorsa la crisi, consentiranno ai pazienti ed oculati investitori di realizzare un extra rendimento e di avere in portafoglio titoli veramente a buon mercato.
Se in una fase come quella attuale, l’accumulazione graduale di qualsiasi asset risulta essere una delle soluzioni percorribili per non incorrere in perdite consistenti, ci sono mercati che, per la loro complessità e rischiosità necessitano obbligatoriamente di una strategia di questo tipo.
Questo è il metaverso. E’ un mercato con un grande potenziale ma ancora giovane, frammentato, caratterizzato da colossi come Meta o Tencent ma anche da attori meno noti come Decentraland, piattaforma video ludica open source nata nel 2015 da due sviluppatori argentini, Ari Meilich ed Esteban Ordano. Siamo di fronte ad un mercato incerto, nel quale non è ancora chiaro quanti e quali saranno le aziende che finiranno per dominare ma che, dagli investimenti che si stanno facendo in questo ambito, é certo che il metaverso sia qui per restare.
Un report di McKinsey pubblicato sul World Street Journal ipotizza investimenti nel metaverso compresi tra i 144 miliardi e i 206 miliardi di dollari da qui al 2030. Il giro d’affari previsto per le imprese ed i consumatori sarà attorno ai 5 trilioni di dollari mentre l’e-commerce nel mondo virtuale avrà un impatto tra i 2 trilioni e i 2,6 trilioni di dollari.
E’ possibile per l’investitore medio trarre profitto dai miliardi di dollari che vengono versati in questo spazio? La risposta è certamente: attraverso un investimento graduale sugli ETF metaverse. Un ETF metaverse è un titolo che ci consente di investire in una serie di promettenti società che operano sul metaverso, utilizzando un solo prodotto finanziario ma frammentando il rischio su più società. Negli ultimi tempi gli ETF sul metaverso hanno avuto un boom negli Stati Uniti, in Canada e in particolare in Corea del Sud. A gennaio, oltre 1 miliardo di dollari è confluito negli ETF del metaverso sudcoreano.
Roundhill Investments nel giugno 2021 ha lanciato negli USA il primo ETF sul metaverso. Ha progettato anche il Ball Metaverse Index, che è il primo indice globale che traccia la performance di 40 aziende negli Stati Uniti (80%) e in Asia (20%) che forniscono hardware, piattaforme virtuali, contenuti, infrastrutture di pagamento digitale e altro ancora relativo al metaverso. L’ETF di Roundhill Investments METV è un ETF a replica passiva del Ball Metaverse Index, le prime 4 aziende nel portafoglio sono Nvidia Corporation (NVDA), Microsoft Corp (MSFT), Meta Platforms Inc (FB) e Roblox Corp (RBLX).
Anche Fidelity ha creato il suo ETF, Fidelity Metaverse UCITS ETF le cui prime quattro aziende nelle quali investe sono la cinese Tencent Holdgs. LTD (0700.HK), Apple (AAPL), Alphabet (GOOGL) e Adobe (ADBE). I titoli azionari inclusi in questo ETF sono filtrati anche a seconda dei criteri ESG, ambientali, sociali e di corporate governance.
Entrambi gli ETF sono prodotti ad alto rischio, sia per la scarsa liquidità dovuta ad una dimensione del fondo ancora molto contenuta, che per il mercato trattato. Il rischio è anche dovuto al fatto di operare nel settore tecnologico, particolarmente vulnerabile ai rapidi sviluppi della tecnologia. Ricordiamo che Meta, società proprietaria di Facebook e Whatsapp appartenente a Zuckerberg, la settimana scorsa all’uscita delle trimestrali ha registrato in un solo giorno a Wall Street una perdita del 25%, bruciando circa 9 miliardi di dollari, il tutto dovuto ai massicci investimenti di Zuckerberg su un metaverso ancora agli albori e che, sono certa, integrerà il nostro vivere nel mondo reale.
ATTENZIONE: La presente proposta non costituisce offerta al pubblico o invito all’investimento.