Crypto Valley, il paradiso della blockchain alle porte dell'Italia

10.10.2018
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Il numero di startup e unicorni collegate alla blockchain e risiedenti nella cosiddetta criptovalle è raddoppiato in soli sei mesi, da marzo a fine settembre. Un gigante che sta crescendo a pochi chilometri dalla Lombardia e che gli investitori non possono ignorare
PwC e il più importante incubatore svizzero per l'industria blockchain hanno diramato un report che fa luce sulla realtà del Canton Zugo
La crescita geografica e settoriale di queste startup è esponenziale
A pochi chilometri dalla frontiera italiana, nello svizzero Canton Zugo, continua a prosperare quasi in silenzio la cosiddetta Crypto Valley. Il numero di società che lavorano con la blockchain sta infatti crescendo senza sosta: si parla di un indotto di 600 imprese al 30 settembre 2018 in Svizzera e Liechtenstein, come da "CV Maps" una directory creata apposta per monitorare la popolazione di queste società.
Basandosi sui dati di CV Maps, l'incubatore blockchain CV VC insieme con PwC Strategy & Switzerland e la specialista IT Inacta ha tracciato l'identità delle 50 imprese più performanti, le quali impiegano da sole 443 dipendenti, a fronte dei tremila impiegati in tutta l'industria locale.
Il report di CV VC fa luce sulla capitalizzazione di mercato di questa popolazione di giovanissime imprese, sui loro sotto-settori e sul loro organico. Si stima che la capitalizzazione delle prime cinquanta crypto società ammonti a 44 miliardi di dollari, ma si tratta appunto di un valore solo stimato, giacché molte di queste realtà non pubblicano dati esatti. Si parla comunque, almeno per il più alto percentile, di imprese che hanno una dotazione di fondi di decine o centinaia di milioni di dollari. Le startup unicorno (ossia quelle che hanno superato il miliardo di dollari di valutazione) basate o nate nella Crypto Valle sono cinque: Bitmain, Cardano, Dfinity, Ethereum e Xapo.
L'eterogenità dei settori rappresentati fa dire a Ralf Glabischnig, socio fondatore di Inacta, che "la Crypto Valley ha mantenuto il suo appeal come location per le imprese blockchain in ogni settore".
Il team di specialisti globali in blockchain di PwC ammonta a 2.000 professionisti. La collaborazione fra il colosso dell'auditing e l'incubatore CV VC fa dunque parte di una strategia strutturata sul lungo periodo. Del resto "in soli tre anni la crescita della Crypto Valle è esplosa. Appena due o tre anni fa c'erano solo dieci o quindici società nell'industria blockchain". E' quanto evidenzia Daniel Diemers, capo di PwC Strategy& Emea in area blockchain. "PwC was ha capito subito il potenziale della tecnologia blockchain e quanto sia importante per le imprese apprenderla e avvicinarsi alle startup del settore".
Crypto Valley, un identikit delle imprese
Basandosi sui dati di CV Maps, l'incubatore blockchain CV VC insieme con PwC Strategy & Switzerland e la specialista IT Inacta ha tracciato l'identità delle 50 imprese più performanti, le quali impiegano da sole 443 dipendenti, a fronte dei tremila impiegati in tutta l'industria locale.
Tre requisiti per entrare nel più alto percentile
- La blockchain deve far parte del core business;
- almeno uno degli impiegati deve essere in Svizzera o nel Liechtenstein;
- deve contribuire in qualche modo all'ecosistema della Criptovalle.
Altri tre requisiti (di cui solo uno è obbligatorio)
- Fondi in eccesso per 10 milioni di dollari;
- una valutazione superiore ai 10 milioni di dollari;
- 10 posizioni di lavoro full-time in Svizzera o nel Liechtenstein.
Il quadro generale
Il report di CV VC fa luce sulla capitalizzazione di mercato di questa popolazione di giovanissime imprese, sui loro sotto-settori e sul loro organico. Si stima che la capitalizzazione delle prime cinquanta crypto società ammonti a 44 miliardi di dollari, ma si tratta appunto di un valore solo stimato, giacché molte di queste realtà non pubblicano dati esatti. Si parla comunque, almeno per il più alto percentile, di imprese che hanno una dotazione di fondi di decine o centinaia di milioni di dollari. Le startup unicorno (ossia quelle che hanno superato il miliardo di dollari di valutazione) basate o nate nella Crypto Valle sono cinque: Bitmain, Cardano, Dfinity, Ethereum e Xapo.
I sotto-settori industriali rappresentati
- health tech;
- analisi dei dati;
- e-government (ricordiamo che Uport, basata su protocollo Ethereum, ha firmato con l'amministrazione locale per l'implementazione di un sistema di identità digitale);
- intermediazione, scambi, cambio;
- piattaforme e protocolli;
- hardware;
- middleware (programmi "intermediari" tra app e software basati su protocolli diversi);
- community, P2P, loyalty.
L'eterogenità dei settori rappresentati fa dire a Ralf Glabischnig, socio fondatore di Inacta, che "la Crypto Valley ha mantenuto il suo appeal come location per le imprese blockchain in ogni settore".
Il ruolo di PwC
Il team di specialisti globali in blockchain di PwC ammonta a 2.000 professionisti. La collaborazione fra il colosso dell'auditing e l'incubatore CV VC fa dunque parte di una strategia strutturata sul lungo periodo. Del resto "in soli tre anni la crescita della Crypto Valle è esplosa. Appena due o tre anni fa c'erano solo dieci o quindici società nell'industria blockchain". E' quanto evidenzia Daniel Diemers, capo di PwC Strategy& Emea in area blockchain. "PwC was ha capito subito il potenziale della tecnologia blockchain e quanto sia importante per le imprese apprenderla e avvicinarsi alle startup del settore".
