Mercati emergenti, è lì che si gioca il futuro del pianeta Terra

In quanto base manifatturiera mondiale, le economie emergenti rappresentano anche la maggior parte delle nostre opportunità per affrontare il cambiamento climatico. In primo luogo, per l’opportunità di generare energia verde per la propria crescita, rompendo il legame storico tra crescita del PIL ed emissioni. In secondo luogo, attraverso i prodotti che i mercati emergenti forniscono a tutto il mondo. Generare energia verde in tutto il mondo? I pannelli solari, ad esempio, sono prodotti in gran parte nei paesi emergenti. Ridurre il consumo di energia in ogni nazione? I semiconduttori sono dei cosiddetti “greenabler”, ovvero sono necessari perché i dispositivi riducano i consumi energetici. E le batterie per veicoli elettrici sono un modo ovvio per ridurre le emissioni di gas a effetto serra. Investimento responsabile è un concetto che cerca di raggruppare una serie di obiettivi interconnessi. Non dimentichiamo l’obiettivo degli Investimenti, ovvero generare rendimenti ponderati per il rischio. Nei mercati emergenti, Candriam analizza i megatrend e le sacche di crescita, alla ricerca di rendimento. Responsabile: ovvero, responsabile nei confronti di tutti gli stakeholder, dai dipendenti e i fornitori ai clienti e agli investitori, nonché verso società e ambiente.
Gli investitori possono combinare queste due potenziali fonti di crescita? Oppure, gli investitori possono integrare queste due potenziali fonti di performance in modo che non solo si aggiungano una all’altra, ma diventino potenzialmente sinergiche? In Candriam, è nostra forte convinzione che le società che adottano le opportunità e le sfide legate alla sostenibilità in combinazione con le opportunità e le sfide finanziarie siano quelle più propense a generare valore per gli azionisti.
Integrazione ESG sostenuta da Paese, Settore e Quadri
Candriam ha sviluppato un processo di analisi ESG rigoroso e specifico in relazione ai mercati emergenti, che riconosce la complessità degli emittenti dei mercati emergenti. Il processo si basa sui nostri quadri ESG paese, settoriale e aziendale. La classe di attivi azionari dei mercati emergenti è molto più variegata rispetto a quella dei mercati azionari più ampi. I mercati azionari emergenti spaziano in tutti i continenti e in tutte le culture, accrescendo la complessità dell’analisi. In generale, la trasparenza[1] aziendale è meno standardizzata, le informazioni sono meno prontamente disponibili, le strutture di mercato sono meno sviluppate e l’accesso consentito agli investitori potrebbe essere inferiore. A nostro parere, questi aspetti sono parzialmente mitigati dalla predominanza delle posizioni large cap nei nostri portafogli. Poiché molte di queste società sono leader globali nei rispettivi settori, le basi dei loro investitori sono generalmente più sofisticate ed esigenti.
I quadri ESG: Analisi del paese, Settore e rischi e opportunità aziendali ESG...
Date le ampie disparità tra i paesi in cui operano queste aziende, riteniamo che valutare il rischio ESG dei Paesi in cui le aziende hanno sede e operano possa fornire informazioni sostanziali sugli investimenti. Il nostro quadro di analisi core delle Società[2] analizza le imprese secondo due ampie gamme di fattori, Attività aziendali[3] e Analisi degli stakeholder[4] (figure 3 e 4). Evitiamo inoltre alcune Attività controverse[5] definite con precisione; per esempio, i produttori di bombe a grappolo, carbone termico e tabacco.
Data la nostra lunga storia di quadri ESG specifici, l’Integrazione delle tendenze ESG nel processo di investimento è diventata una parte naturale del nostro modo di pensare. Questa integrazione è più visibile nell’ambito della nostra analisi delle attività aziendali, in cui analizziamo le tendenze di sostenibilità a lungo termine in cui operano le aziende e in cui presentano le proprie sfide e opportunità future.
La nostra filosofia d’investimento in azioni dei mercati emergenti ricerca modelli aziendali e fondamentali solidi, evidenziando le società le cui strategie beneficiano di mega-trend globali favorevoli e/o sacche di crescita, quali demografia, infrastrutture, tecnologie disruptive o tendenze macro, di mercato o (geo)politiche. La Figura 1 cerca di mostrare come queste parti del processo siano intimamente interconnesse e realmente integrate.
Figura 1: L’analisi delle aziende ai fini ESG rientra appieno nei megatrend globali
Fonte: Candriam, Luglio 2022. Dati indicativi che possono cambiare nel tempo
Analizzare le sfide e le opportunità ESG, ad esempio, del settore salute e benessere, è inscindibile dalla nostra ricerca di società che beneficiano di megatrend demografici. Quando queste tendenze demografiche ci portano a considerare il capitale umano e i dipendenti come stakeholder aziendali, si può vedere come i fattori ESG e i profitti siano realmente integrati, dato il modo in cui il trattamento dei dipendenti ha inciso sulla continuità aziendale e i profitti per così tante aziende durante la pandemia. L’esame delle risorse e dei rifiuti si lega facilmente a contesti quali materiali per batterie e riciclaggio delle batterie, nonché ad attività meno evidenti ma correlate. Il cambiamento climatico è sia un fattore ESG, sia un percorso di crescita, per una serie di società, tra le quali fornitori di dati meno espliciti e fornitori di prodotti e servizi intermedi.
Analisi sovrana
Il modello sovrano di Candriam ci aiuta a comprendere l’ampia gamma dei mercati nazionali in cui investiamo. I criteri ESG non riguardano solo il clima: i fattori sociali e di governance sono da tempo centrali per investire nelle nazioni e sui mercati finanziari in maggiore espansione. Una comprensione di questi fattori di rischio nazionali è fondamentale per gli investimenti sui mercati emergenti da molto prima che il termine “ESG” fosse coniato.[6] In modo esplicito, il nostro punteggio paese ci aiuta a valutare i rischi delle società statali.
Crediamo che sia necessario adottare un approccio a lungo termine nel pensare ai paesi che non rispettano le regole democratiche. I regimi totalitari di qualsiasi tipo sono per loro natura insostenibili, per il livello di violenza fisica e psicologica necessaria per imporre le restrizioni. In modo più olistico, gli input e i fattori di punteggio nel nostro modello paese offrono informazioni approfondite e verifiche incrociate. Vogliamo far notare come i nostri processi d'investimento siano bottom-up, pur considerando le allocazioni paese come una verifica, piuttosto che fattore di rendimento.
Figura 2: Modello sovrano Candriam e i quattro pilastri del capitale
Fonte: Candriam, Luglio 2022. Dati indicativi che possono cambiare nel tempo
Queste quattro aree di capitale incorporano un’ampia gamma di fattori ESG rilevanti che valutiamo utilizzando i nostri indicatori chiave di performance (KPI) definiti internamente. Ciò genera un albero analitico dinamico basato sul capitale, che contempla le sfide e le opportunità di sviluppo sostenibile affrontate da ogni paese. Inoltre, prestiamo particolare attenzione alle società con operazioni in paesi ad alto rischio. Ad esempio, dal 2021 abbiamo avviato dialoghi con un elenco di società presenti in Myanmar al fine di valutare eventuali legami con la giunta militare e le misure adottate da ciascuna società per rispettare i diritti umani. Attraverso questi dialoghi, valutiamo se le aziende hanno attuato politiche adeguate in tema di diritti umani nel Myanmar e quelle che dobbiamo continuare a monitorare.
Attività controverse e analisi basata su norme
Le considerazioni ESG sono fondamentali nella filosofia di investimento di Candriam. Da molti anni, e con il progressivo affermarsi degli investimenti ESG, alcuni investitori escludono il settore della difesa dagli investimenti a causa della natura negativa degli armamenti, che spesso servono a violare i diritti umani e portano a effetti devastanti sulle vite umane e sul benessere generale della società. La politica Candriam in materia di attività controverse integra fattori ESG; tra gli altri, l’esclusione di armi controverse, carbone termico e tabacco. Alle strategie ISR si applicano esclusioni aggiuntive e più stringenti (tra le quali petrolio e gas, produzione di elettricità basata sui combustibili fossili, alcol, gioco d’azzardo). Conduciamo inoltre un’analisi basata su norme per ogni società, insieme a relative tendenza e direzione, secondo i principi del Global Compact delle Nazioni Unite. Sono escluse le aziende dalle ripetute violazioni, o che non sono in grado di dimostrare un piano di miglioramento. Insieme, questi due principi escludono circa il 10% delle società più rischiose nell'universo dei mercati emergenti ampiamente definito.
Analisi della società
Per determinare le società meglio posizionate applichiamo due pilastri dell’analisi dei fondamentali sostenibili: attività aziendali e analisi degli stakeholder. La nostra analisi fondamentale genera un rating ESG per ciascuna società compreso tra ESG1 (migliore) ed ESG10 (peggiore). Le società con un rating inferiore a ESG7 non sono idonee per le strategie azionarie sostenibili dei mercati emergenti. Questo ci aiuta a evitare società il cui modello di business e pratiche operative sono molto al di sotto degli standard consigliati, con il 50% dell'universo iniziale ampiamente definito idoneo per i nostri portafogli.
Figura 3: Approccio corporate ESG EM
Fonte: Candriam, Luglio 2022. Dati indicativi che possono cambiare nel tempo
Analisi delle attività aziendali delle società
I nostri analisti ESG valutano la sostenibilità del modello aziendale di ciascuna società utilizzando il nostro database proprietario ESG, costruito internamente. Raggruppiamo le società in base all’area o al settore in cui operano, alla posizione geografica e al modello aziendale. Definiamo poi la misura in cui ogni gruppo di settore è esposto a cinque grandi sfide di sviluppo (Cambiamento climatico, Risorse e rifiuti, Salute e benessere, Cambiamenti demografici e Digitalizzazione e innovazione) e le valutiamo da 0 a +100.
Figura 4: Quadro ESG attività aziendali Candriam
Fonte: Candriam, Luglio 2022. Dati indicativi che possono cambiare nel tempo
Analisi degli stakeholder della società
Il modo di relazionarsi con gli stakeholder e la governance verso gli stessi da parte delle aziende può generare opportunità e rischi, e sono quindi determinanti del valore a lungo termine. Valutiamo in che misura ogni società incorpora gli interessi degli stakeholder nella propria strategia a lungo termine, per sei categorie di stakeholder.
Figura 5: Quadro Candriam ESG per la gestione degli stakeholder
Fonte: Candriam, Luglio 2022. Dati indicativi che possono cambiare nel tempo
L’importanza di ciascuna categoria di stakeholder può variare a seconda del settore, sebbene gli investitori siano una categoria comune di stakeholder in tutti i settori. La qualità della governance aziendale può anche determinare in parte come la società gestisce i propri rapporti con gli altri stakeholder. La nostra analisi degli stakeholder combina una serie di indicatori qualitativi e quantitativi, tra i quali indipendenza ed efficacia del Consiglio di amministrazione, allineamento con gli interessi degli azionisti, trend e obiettivi di riduzione delle emissioni di gas a effetto serra, politiche sui dipendenti, tasso di rotazione, frequenza e gravità di eventi controversi quali incidenti, indagini o sanzioni amministrative. Ad esempio, durante la pandemia, il nostro lavoro a lungo termine sul capitale umano o sui dipendenti quali stakeholder ha pagato, con la capacità di prevedere il pool di manodopera in rapido cambiamento per le società partecipate.
Stewardship
Al di là dell’analisi ESG bottom-up, la stewardship è parte fondamentale del nostro processo di investimento a lungo termine, dati i suoi potenziali impatti sul comportamento aziendale e sui rendimenti degli investitori. La stewardship può assumere la forma di voto in un’assemblea annuale degli azionisti, di dialoghi diretti e individuali con la società o di campagne per l’impegno collaborativo in coordinamento con altri investitori. È nostra politica votare tutte le deleghe per le partecipazioni nel portafoglio Sustainable Equities Emerging Markets. La politica di voto di Candriam favorisce le deliberazioni che sostengono i principi dello sviluppo sostenibile conformemente al nostro approccio sostenibile e responsabile. In quanto pionieri in termini ESG, incoraggiamo anche lo sviluppo sostenibile nei mercati finanziari, condividendo le nostre competenze con i clienti, i media e la comunità finanziaria più ampia attraverso iniziative didattiche, gruppi di lavoro e conferenze. Candriam si impegna con la dirigenza dei candidati all’investimento per avere scambi bidirezionali di informazioni e opinioni. Nel 2021 ci siamo impegnati direttamente con 17 società nei mercati emergenti e abbiamo partecipato a 22 iniziative in collaborazione con altre aziende, su temi che spaziano dall’ambiente (decarbonizzazione, sicurezza delle miniere, olio di palma sostenibile) ai diritti sociali e umani (lavoro forzato, catena di approvvigionamento responsabile, salari dignitosi, diritti digitali). Una parte significativa dei nostri impegni si è incentrata sulle questioni ambientali, in quanto i mercati emergenti rappresentano il 50% di tutte le emissioni di CO2, il che li rende cruciali nella transizione energetica globale. Candriam è un investitore leader in diverse società dei mercati emergenti nella campagna sul cambiamento climatico coordinata dal Carbon Disclosure Project. Ne è un esempio Dino Polska, una società che abbiamo anche interpellato in tema di governance aziendale e aspetti legati al capitale umano. Abbiamo anche un’interazione dedicata con LONGi Green, leader mondiale nella produzione di componenti per il fotovoltaico, per incoraggiare le migliori prassi in materia ambientale e di diritti umani nella catena di fornitura del solare”. Questo impegno rientra nel quadro dell’analisi ESG bottom-up, soprattutto nei mercati in cui la divulgazione sulla sostenibilità aziendale è meno corposa. A titolo di esempio, abbiamo contattato Alibaba per comprendere meglio la sua gestione del capitale umano, anche perché fino a poco tempo fa la società non aveva pubblicato alcun dato in quest'area. I risultati di questi dialoghi sono stati integrati nell’analisi ESG e fondamentale di Alibaba.
A chiusura del cerchio
Pur avendo descritto il nostro processo perché possiate comprenderlo, ogni giorno vi è un processo dinamico e interattivo. Ogni parte del nostro ecosistema si basa sulla Convinzione che le società che adottano opportunità e sfide legate alla sostenibilità in combinazione con opportunità e sfide finanziarie siano quelle più propense a generare valore per gli azionisti. Con 25 anni di investimenti in azioni dei mercati emergenti, 25 anni di investimenti ESG e 15 anni di gestione di portafogli ESG sui mercati emergenti, non si tratta di mettere insieme semplicemente una serie di blocchi Lego. Si tratta di un modo veramente integrato di guardare alle cose. Non è un caso che i megatrend e le sacche di crescita da noi ricercati si integrino così bene con i vantaggi ESG che individuiamo.
Un caso pratico dalla Cina: Yunnan Energy New Material
Yunnan Energy New Material è un fornitore con sede in Cina di prodotti per imballaggio, stampa e separatori. In particolare, i suoi prodotti comprendono separatori per litio, una componente chiave nelle batterie agli ioni di litio. Sosteniamo il contributo della società alla produzione di batterie e al trasporto a basse emissioni di carbonio. Inizialmente, la società era stata esclusa dalle strategie SRI di Candriam perché produce anche imballaggi per tabacco. Riconoscendo l’impatto negativo sulla salute e la società derivante dall’uso del tabacco, Candriam esclude le società che derivano più del 5% dei ricavi dalla produzione o dalla vendita al dettaglio di prodotti del tabacco. Negli ultimi anni Yunnan Energy New Material sta espandendo sempre più il suo business di separatori per batterie a ioni di litio, che ora rappresenta oltre due terzi dei suoi ricavi operativi totali. La società è fornitrice dei principali produttori di batterie quali Samsung SDI, LG Energy Solutions, CATL e BYD. Il suo coinvolgimento negli imballaggi di tabacco è costantemente diminuito negli anni e, alla fine del 2021, rappresenta poco più dell' 1% dei ricavi operativi totali. Considerato sia il livello che, sopratutto, la tendenza, Yunnan Energy New Material è ora al di sotto della soglia di esclusione del tabacco di Candriam. Oltre agli impatti sostenibili delle attività aziendali delle società, prestiamo molta attenzione anche al modo in cui queste svolgono e gestiscono il business. Con l’evoluzione delle attività aziendali di Yunnan Energy New Material, monitoriamo sempre più le misure di qualità e sicurezza applicate ai suoi prodotti (perché i separatori svolgono una funzione importante nella stabilità chimica e nella sicurezza complessiva delle batterie), così come le sue pratiche ambientali (in quanto le misure e gli obiettivi relativi alla riduzione delle emissioni operative di CO2 e al miglioramento dell'efficienza energetica e dell’efficienza idrica sono più importanti dopo le modifiche al business mix).
Hien Nguyen, ESG Analyst; Galina Besedina, Portfolio Manager & Senior Analyst; Paulo Salazar, Head of Emerging Markets Equity - Candriam
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[1] Transparency is greater in some companies and countries, and less so in others – but overall, standardization is an issue in EM corporates.
[2], [3], [4] CANDRIAM'S Article 9 Emerging Markets SRI Strategies Transparency Code, March 2022
[5] CANDRIAM'S Candriam Exclusion Policy, March 2022
[6] ESG apparently coined in 2005
Dichiarazione sui rischi di investimento
I fattori di rischio includono il rischio di perdita del capitale, il rischio azionario, il rischio di cambio, il rischio legato ai paesi emergenti, il rischio di investimento ESG, il rischio di sostenibilità, il rischio di liquidità, il rischio associato agli strumenti finanziari derivati, il rischio associato alle azioni “A” cinesi, il rischio di controparte, il rischio di variazioni dell’indice di riferimento da parte del fornitore dell'indice, il rischio legato a fattori esterni, il rischio di copertura delle classi di azioni.