Polizze vita: saldo in negativo nel 2020

22.2.2021
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Secondo l'ultimo report pubblicato dell'Ania nel 2020 il saldo tra premi e pagamenti per riscatti, scadenze, rendite e sinistri del mercato vita in Italia è stato pari a 24,9 miliardi di euro (-16,8%)
Il calo del saldo polizze vita è dovuta dal decremento del volume premi (-4,4% rispetto al 2019), registrato dalle polizze tradizionali e solo in parte controbilanciato dall'incremento della raccolta di ramo III e VI
Nel 2020 l'ammontare complessivo delle uscite è risultato in lieve aumento (+0,5%) rispetto al 2019 e pari a 76,5 miliardi
Saldo vita in calo del 16,8% rispetto al 2019. Secondo l'ultimo report pubblicato dall'Associazione nazionale fra le imprese assicuratrici (Ania) nel 2020 il saldo tra entrate (premi) e uscite (pagamenti per riscatti, scadenze, rendite e sinistri) del mercato vita in Italia (lavoro diretto svolto da imprese italiane ed extra-Ue) è stato pari a 24,9 miliardi di euro, in calo del 16,8% rispetto al 2019 ma anche il risultato più basso degli ultimi sei anni.
Questo è dovuto dal decremento del volume premi (-4,4% rispetto al 2019), registrato dalle polizze tradizionali e solo in parte controbilanciato dall'incremento della raccolta di ramo III e VI, a fronte di un ammontare totale delle uscite in lieve aumento (+0,5% rispetto al 2019), causato dai maggiori importi per sinistri per decesso e altri eventi attinenti alla vita umana (liquidati principalmente nel II semestre dell'anno). Se si analizzano poi gli andamenti realizzati nei singoli trimestri, si osserva come il flusso netto realizzato nel IV trimestre 2020, sia stato pari a 8,4 miliardi (inferiore di circa 3 mld rispetto all'analogo periodo del 2019), di cui più della metà della differenza dovuta alla peggiore performance registrata dalle polizze di ramo I (la raccolta netta risulta comunque superiore di 3 mld rispetto a quello del 2018 e in linea con quanto registrato nel biennio 2016-2017).
Nel 2020 il volume dei premi contabilizzati è stato pari a 101,4 miliardi, in calo del 4,4% rispetto all'anno precedente, quando la raccolta premi era invece in aumento di quasi il 4% rispetto al 2018. L'83% dei premi è generato dall'emissione di nuovi contratti o dall'introito di premi unici aggiuntivi relativi a polizze già in essere, in calo del 6,5% rispetto al 2019. L'ammontare dei premi contabilizzati risulta costituito per l'81% da premi unici, e per il restante 19% da premi periodici, di cui il 3% sono premi di prima annualità (-27,1%) e il 16% premi di annualità successive (+9,6%).
Nel 2020 l'ammontare complessivo delle uscite è risultato in lieve aumento (+0,5%) rispetto al 2019 e pari a 76,5 miliardi. La quota prevalente delle uscite è derivata dai riscatti e dagli altri rimborsi, pari al 54% dei pagamenti complessivi e in calo dell'1,7% rispetto all'anno precedente.
Le scadenze e le rendite maturate, comprensive della variazione delle riserve per somme da pagare, hanno raggiunto un'incidenza pari al 30% delle uscite totali, a fronte di un ammontare anch'esso in calo dell'1,7% rispetto all'anno precedente. Il restante 16% è costituito invece dagli importi dei sinistri per decesso e altri eventi attinenti alla vita umana coperti dalle polizze vita, che hanno invece registrato un incremento annuo del 14,5%, a fronte di un ammontare pari a 12,0 miliardi, il più alto mai rilevato, di cui 6,8 miliardi negli ultimi sei mesi dell'anno.
“Un'analisi più approfondita dei dati evidenzia che il 78% delle imprese, rappresentative di quasi l'80% del mercato in termini di premi contabilizzati 2019, ha registrato nel 2020 un flusso netto positivo e che il 67% (per una quota premi pari al 73%) ha ottenuto un risultato migliore della media dell'indice (3,30%) calcolato rapportando il flusso netto totale alla giacenza media delle riserve complessive” conclude l'Ania.
Nel 2020 il volume dei premi contabilizzati è stato pari a 101,4 miliardi, in calo del 4,4% rispetto all'anno precedente, quando la raccolta premi era invece in aumento di quasi il 4% rispetto al 2018. L'83% dei premi è generato dall'emissione di nuovi contratti o dall'introito di premi unici aggiuntivi relativi a polizze già in essere, in calo del 6,5% rispetto al 2019. L'ammontare dei premi contabilizzati risulta costituito per l'81% da premi unici, e per il restante 19% da premi periodici, di cui il 3% sono premi di prima annualità (-27,1%) e il 16% premi di annualità successive (+9,6%).
Nel 2020 l'ammontare complessivo delle uscite è risultato in lieve aumento (+0,5%) rispetto al 2019 e pari a 76,5 miliardi. La quota prevalente delle uscite è derivata dai riscatti e dagli altri rimborsi, pari al 54% dei pagamenti complessivi e in calo dell'1,7% rispetto all'anno precedente.
Le scadenze e le rendite maturate, comprensive della variazione delle riserve per somme da pagare, hanno raggiunto un'incidenza pari al 30% delle uscite totali, a fronte di un ammontare anch'esso in calo dell'1,7% rispetto all'anno precedente. Il restante 16% è costituito invece dagli importi dei sinistri per decesso e altri eventi attinenti alla vita umana coperti dalle polizze vita, che hanno invece registrato un incremento annuo del 14,5%, a fronte di un ammontare pari a 12,0 miliardi, il più alto mai rilevato, di cui 6,8 miliardi negli ultimi sei mesi dell'anno.
“Un'analisi più approfondita dei dati evidenzia che il 78% delle imprese, rappresentative di quasi l'80% del mercato in termini di premi contabilizzati 2019, ha registrato nel 2020 un flusso netto positivo e che il 67% (per una quota premi pari al 73%) ha ottenuto un risultato migliore della media dell'indice (3,30%) calcolato rapportando il flusso netto totale alla giacenza media delle riserve complessive” conclude l'Ania.