Covid-19: assicurazioni tra sfiducia e opportunità

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Il Covid-19 ha colpito il settore assicurativo minando la fiducia che gli assicurati avevano nei suoi confronti. A dirlo è l'ultima ricerca pubblicata da Guidewire

Fiducia Ko e nuove opportunità per far ripartire il settore assicurativo. Questi sono i due aspetti su cui il mondo assicurativo deve lavorare

La ricerca evidenzia come ci sia ancora molta diversità tra quello che chiedono gli assicurati e quello che invece per cui vengono assicurati

Calo della fiducia negli assicuratori e nuove opportunità. Questi sono i due aspetti che devono prendere in considerazione gli assicuratori per cercare di uscire dal pantano del Covid-19. La crisi economica e sanitaria causata dalla pandemia  non ha infatti risparmiato i rapporti tra assicuratori e assicurati.
Secondo un recente report pubblicato da Guidewire, condotto all'inizio di aprile in Germania, Regno Unito e Francia emergono due aspetti principali:

  • L'aumento della sfiducia nelle assicurazioni

  • Nuove opportunità legale alla sicurezza informatica


La sfiducia

Uno dei primi aspetti che sottolinea lo studio è come ci sia ancora una diversità tra ciò che gli assicurati vogliono e apprezzano e quello che invece gli offrono le assicurazioni. E questo porta ad avere più diffidenza. Quasi la metà del campione intervistato in Francia (49%) presterà maggiore attenzione alla lettura e alla redazione dei contratti. Altro aspetto da non sottovalutare è l'opinione degli assicuratori Vs quello degli assicurati. La ricerca sottolinea come se l'opinione degli assicuratori intervistati non è cambiata, dopo la crisi Covid-19, per un francese su due intervistati, sì. Il 28% ritiene invece che gli assicuratori non abbiano fatto abbastanza per i loro assicurati. “Le tensioni degli ultimi mesi hanno chiaramente portato molti consumatori ad interessarsi al rapporto con il proprio assicuratore e alla copertura di cui hanno bisogno”, dichiara Keith Stonell, amministratore delegato Emea, Guidewire Software.

Nuove sfide

Se dunque da una parte gli aspetti negativi sono innegabili, dall'altro non tutti è perduto. E infatti la ricerca sottolinea come il Covid-19 abbia anche aperto a nuove possibilità. Con lo sviluppo dello smart working e di tutte le pratiche digitali sta diventando sempre più fondamentale la protezione dei propri dati personali. L'88% degli intervistati ritiene infatti che questo sia una priorità ma solo il 9% ha stipulato un'assicurazione per proteggerli. E questa deve essere vista come un enorme opportunità per il mondo degli assicuratori. C'è infatti ancora un ampio spazio di manovra e di sviluppo di nuove idee che posso portare sempre nuovi clienti. Dall'altra parte le polizze stanno diventando sempre più interessanti per gli assicurati, soprattutto in tempi così incerti, anche per aspetti secondari, come l'annullamento dei viaggi. Il 33% degli intervistati ha infatti dichiarato di essere interessato ad una polizza in questo senso. Oppure, sta prendendo sempre più piede l'esigenza di un'assicurazione per i mezzi di pagamento (26%) o contro la perdita del lavoro, soprattutto per i lavoratori autonomi (25%). “Anche per le aziende, alcuni rischi che potrebbero sembrare ancora un po' vaghi, soprattutto quelli legati alle minacce informatiche, stanno diventando più concreti”, spiega il report.

Tradizione Vs innovazione


Per il momento, gli assicuratori tradizionali hanno ancora un vantaggio rispetto alle società puramente digitali, che si stanno affacciando nel mondo della tecnologia. Questi sono infatti ancora percepiti come attori di riferimento sul mercato, sia in termini di servizio alla clientela che di sottoscrizione assicurativa (70%). Ma attenzione perché lo studio sottolinea come se si analizzano le diverse fasce di età si scopre come i nuovi canali di distribuzione sono altri e guardano tutti al mondo digitale.

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