Ania: polizze vita, un calo del 6,5% nel 2020

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Secondo l'ultimo report pubblicato dall'Ania nella produzione di polizze vita individuali e collettive si è registrato un calo del 6,5% rispetto al 2019

Negativo l'andamento della raccolta di nuove polizze mediante il canale dei consulenti finanziari abilitati

Male anche intermediazione tramite sportelli bancari e postali, con un volume premi pari a 54,5 miliardi e un calo del 9,0% rispetto al 2019

Calo nella produzione di polizze individuali e collettive vita delle imprese italiane ed extra Ue. Si sono dunque raggiunti gli 84,2 miliardi di euro di premi, registrando una variazione pari a -6,5% rispetto al 2019, contrazione che è andata attenuandosi nel corso dell'anno. Secondo l'ultimo report pubblicato dall'Ania, i nuovi premi delle sole polizze individuali sono ammontati a 79,6 miliardi, il 94% del new business totale, in calo (-7,8%), dopo due anni consecutivi di crescita rispetto al 2019. Se si considerano anche i nuovi premi vita del campione delle imprese Ue, pari a 12 miliardi, si registra un calo (-13,4%) rispetto al 2019. I nuovi affari vita complessivi dunque sono stati pari a 96,2 miliardi, il 7,4% in meno rispetto all'anno precedente.
Passando alle sole imprese italiane ed extra-Ue, analizzando l'andamento per tipologia di ramo, si osserva come il ramo I abbia mantenuto anche nel 2020 il ruolo principale nel comparto vita, con un'incidenza sul totale new business pari ai due terzi, scendendo tuttavia di quasi 4 punti percentuali rispetto al 2019. A fronte di un ammontare di premi pari a 55,3 miliardi, il ramo I registra un calo dell'11,6% rispetto all'anno precedente, in miglioramento rispetto al -19,8% del I semestre 2020. Questo risultato è stato in parte controbilanciato da una maggiore raccolta nel ramo III (con eccezione del II trimestre) che contabilizza a fine anno una crescita del 3,4% rispetto al 2019, a fronte un volume di nuovi premi pari a 24,5 miliardi (quasi esclusivamente polizze individuali).



L'incidenza del ramo III sull'intera nuova raccolta è salita al 29%, dal 26% nel 2019. La nuova produzione afferente alla gestione dei fondi pensione (ramo VI) è stata pari nel 2020 a 2,6 miliardi ,il 72,4% in più rispetto al 2019 (dovuto in gran parte all'acquisizione di un importante fondo da parte di una compagnia alla fine del I semestre). Per il ramo V, nel 2020 si è registrato un calo (-24,2% rispetto al 2019) della raccolta di nuovi premi dovuto sia alle polizze individuali sia alle polizze collettive.

La nuova produzione vita per canale distributivo, relativamente all'attività delle imprese italiane ed extra-Ue., il 65% della stessa è stata intermediata tramite sportelli bancari e postali, con un volume premi pari a 54,5 miliardi e un calo del 9,0% rispetto al 2019. Negativo anche l'andamento della raccolta di nuove polizze mediante il canale dei consulenti finanziari abilitati che, a fronte di un ammontare premi pari a 11,3 miliardi, registra una contrazione del 7,3% rispetto al 2019 e una quota di mercato pressoché stazionaria al 13,5% dell'intera nuova produzione. Il volume di nuovi affari distribuito dal canale agenti nel 2020 è stato pari a 10,5 miliardi (il 12% del new business totale), anch'esso in calo del 3,5% rispetto all'anno precedente mentre il canale vendita diretta ha registrato l'unica performance positiva (+8,6% rispetto al 2019), a fronte di un ammontare di nuovi premi pari a 6,5 miliardi.

Sommando ai premi di nuova produzione delle polizze individuali e collettive quelli di annualità successive relativamente a polizze sottoscritte negli anni precedenti, si stima che i premi vita complessivi (lordi contabilizzati) nel 2020 dovrebbero sfiorare i 100 miliardi, in calo del 6% rispetto al 2019. Tale risultato è dovuto, come già osservato per la nuova produzione dell'anno corrente, alla contrazione (-9%) della raccolta relativa al ramo I, pari a 66 miliardi (il 66% del totale premi vita), solo in minima parte controbilanciata dall'aumento delle polizze di ramo VI, mentre il volume afferente a polizze di ramo III (unit-linked) si stima essere pressoché stazionario rispetto a quello contabilizzato nel 2019, attestandosi a quasi 28 miliardi, il 28% della raccolta totale.

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