Qual è il sistema pensionistico migliore al mondo?

Lorenzo Magnani
Lorenzo Magnani
18.6.2021
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Adeguato, sostenibile ed integro: un sistema pensionistico dovrebbe poggiare su questi tre capisaldi. Nel Nord Europa ci riescono molto bene, in Italia di meno

Mercer e il CFA Institute hanno rilasciato a fine 2020 il Mercer Cfa Institute Global Pension Index, indice che classifica in base a tre parametri i sistemi pensionistici di 39 paesi

I paesi nordici risultano essere quelli che più si avvicinano al sistema pensionistico ideale. Male l'Italia all'ultimo posto a livello di sostenibilità

Del domani non v'è certezza. Ed anche la pensione, che dovrebbe essere un'ancora luminosa in fondo al mare delle incertezze, sembra non essere più una garanzia inscalfibile. Non solo per gli effetti sociali, economici e finanziari dell'invecchiamento della popolazione, accentuati dal covid, ma anche per il divenire di un ambiente economico ostile. Tassi d'interesse ai minimi storici, molti paesi in recessione e rendimenti d'investimento ridotti stanno ponendo ulteriori pressioni finanziarie sui sistemi di reddito pensionistico esistenti. Su alcuni più che su altri. Quali sono quelli che risultano i più pronti a reggere l'urto delle intemperie contemporanee?
Mercer, in collaborazione con il Cfa Institute, ha provato a dare una risposta a questa domanda, analizzando 39 sistemi pensionistici (due terzi della popolazione mondiale) nel 2020 attraverso tre diverse metriche: “adequacy”, “sustainability” e  “integrity”. Il parametro più importante è quello dell'adeguatezza che conta per il 40% del giudizio finale, seguito da quello della sostenibilità (35%) ed infine integrità (25%). Sebbene non esista un sistema pensionistico perfetto che possa essere applicato universalmente, tuttavia esistono degli obiettivi comuni a cui tutti possono tendere. Lato dell'adeguatezza, per esempio, dovrebbe essere fornita una pensione minima ai poveri, essere garantita una pensione di almeno il 70% il guadagno mensile percepito pre-pensione. Fronte sostenibilità, l'ideale sarebbe che almeno l'80% della popolazione in età lavorativa avesse anche sottoscritto una pensione privata, il patrimonio dei fondi pensione al 100% fosse superiore al 100% del pil il tasso di partecipazione al lavoro della popolazione compresa tra il 55 e i 64 anni fosse almeno del 70%. Da un punto di vista dell'integrità infine dovrebbe essere presente in ogni sistema un regolatore prudenziale che supervisioni i piani pensionistici privati e un ente che garantisca comunicazioni regolari, comprese proiezioni del reddito pensionistico e una relazione annuale.
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Il paese che più si avvicina a questo identikit è l'Olanda, con un punteggio di 82,6. In generale i paesi nordici si dimostrano essere i migliori da un punto di vista pensionistico, con Danimarca (prima in classifica sul fronte della sostenbilità), Finlandia (prima per integrità) e Svezia nelle prime sei posizioni. Alla parte opposta del campione troviamo molti paesi emergenti. All'ultimo posto si posiziona la Tailandia, seguita da Argentina, Filippine, Messico, India e Cina. Poco più in alto c'è l'Italia che totalizza un punteggio di appena 51,9 e che si posiziona addirittura ultima fronte sostenibilità.
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Laureato in Finanza e mercati Internazionali presso l’Università Cattolica di Milano, nella redazione di We Wealth scrive di mercati, con un occhio anche ai private market. Si occupa anche di pleasure asset, in particolare di orologi, vini e moto d’epoca.

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