Investimenti al sud: il bonus resta se la società rimane nel Mezzogiorno

10.8.2020
Tempo di lettura: 2'
Nel caso in cui una società che ha goduto dell'agevolazione del bonus del Mezzogiorno si trasferisca in un altro luogo, sempre nel Mezzogiorno e che gode dell'agevolazione, non c'è la rideterminazione del bonus
L'Agenzia delle entrate chiarisce alcuni punti dopo aver ricevuto una domanda da parte di una società
La rideterminazione dello sconto fiscale c'è solo se la società si fosse trasferita in zone che non godevano del bonus
Al via la rideterminazione dello sconto fiscale se i beni vengono trasferiti in zone diverse rispetto a quelle oggetto di agevolazione. L'Agenzia delle entrate con la risposta n. 251 del 6 agosto 2020 ha deciso come se la società nella quale sono stati effettuati gli investimenti che hanno dato il via al credito di imposta nel mezzogiorno, viene trasferita insieme ai beni, prima della fine del 5 periodo di imposta, in un altro luogo del mezzogiorno, allora il bonus non viene ricalcolato. Questo in sintesi la risposta data dall'Agenzia delle entrate.
Il chiarimento dato è di fondamentale importanza dato che era stato previsto una clausola per evitare che si potesse approfittare dell'agevolazione fiscale. Questa prevedeva dunque come "se, entro il quinto periodo d'imposta successivo a quello nel quale sono entrati in funzione, i beni sono dismessi, ceduti a terzi, destinati a finalità estranee all'esercizio dell'impresa ovvero destinati a strutture produttive diverse da quelle che hanno dato diritto all'agevolazione, il credito d'imposta è rideterminato escludendo dagli investimenti agevolati il costo dei beni anzidetti".
Il caso
Il chiarimento è stato chiesto da una società che ha ottenuto il credito d'imposta previsto nel 2018 e, ora, vorrebbe spostare la struttura produttiva (al momento presente all'interno di un centro commerciale) dentro un nuovo punto vendita localizzato in altro comune nella stessa provincia. In questa nuova ubicazione verranno dunque anche trasferiti tutti i beni che hanno goduto dell'agevolazione. La società chiede dunque dei chiarimenti all'Agenzia delle entrate perché teme che questo trasferimento possa rientrale tra le cause di decadenza o rideterminazione del credito d'imposta per investimenti nel Mezzogiorno previste dalla norma e dalla prassi in materia.
La risposta
Il dubbio della società trova perché risposta e risoluzione presso l'Agenzia delle entrate. E infatti la circolare n. 34/2016, specificata come che “per ‘struttura produttiva' (..) deve intendersi ogni singola unità locale o stabilimento, ubicati nei territori – delle regioni Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Molise, Sardegna e Abruzzo – richiamati dal comma 98, in cui il beneficiario esercita l'attività d'impresa”.
E dunque visto che la società ha intenzione di trasferire il punto di vendita e i beni agevolati da un comune ad un altro della stessa provincia, che presenta gli stessi benefici. Allora gli investimenti originari hanno tutti i requisiti richiesti dalla legge per poter fruire ancora del credito d'imposta per il Mezzogiorno con la stessa intensità. Questo comporta che la società non dovrà rideterminare il bonus maturato in precedenza.
Il caso
Il chiarimento è stato chiesto da una società che ha ottenuto il credito d'imposta previsto nel 2018 e, ora, vorrebbe spostare la struttura produttiva (al momento presente all'interno di un centro commerciale) dentro un nuovo punto vendita localizzato in altro comune nella stessa provincia. In questa nuova ubicazione verranno dunque anche trasferiti tutti i beni che hanno goduto dell'agevolazione. La società chiede dunque dei chiarimenti all'Agenzia delle entrate perché teme che questo trasferimento possa rientrale tra le cause di decadenza o rideterminazione del credito d'imposta per investimenti nel Mezzogiorno previste dalla norma e dalla prassi in materia.
La risposta
Il dubbio della società trova perché risposta e risoluzione presso l'Agenzia delle entrate. E infatti la circolare n. 34/2016, specificata come che “per ‘struttura produttiva' (..) deve intendersi ogni singola unità locale o stabilimento, ubicati nei territori – delle regioni Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Molise, Sardegna e Abruzzo – richiamati dal comma 98, in cui il beneficiario esercita l'attività d'impresa”.
E dunque visto che la società ha intenzione di trasferire il punto di vendita e i beni agevolati da un comune ad un altro della stessa provincia, che presenta gli stessi benefici. Allora gli investimenti originari hanno tutti i requisiti richiesti dalla legge per poter fruire ancora del credito d'imposta per il Mezzogiorno con la stessa intensità. Questo comporta che la società non dovrà rideterminare il bonus maturato in precedenza.