Credito di imposta per le imprese che investono sulla formazione

19.7.2021
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In un momento di crisi, per stimolare lo sviluppo economico e sociale del Paese è sul capitale umano che bisogna investire, formando il personale in settori strategici e agevolando l'ingresso dei giovani nel mondo del lavoro
Lo Stato ha introdotto delle agevolazioni fiscali per le imprese che decidono di investire risorse economiche nella formazione dei propri dipendenti o dei giovani che si affacciano al mondo del lavoro
Per rilanciare il sistema produttivo e facilitare il percorso di crescita delle imprese che intendono essere più competitive, occorre investire sulla formazione dei lavoratori e dei futuri talenti
Le imprese che sostengono finanziariamente la formazione del proprio personale nell'ambito del settore tecnologico o che pongono in essere iniziative finalizzate allo sviluppo e all'acquisizione di competenze manageriali dei neo-laureati possono beneficiare del credito di imposta in proporzione alle spese sostenute.
L'agevolazione fiscale introdotta dallo Stato, che intende facilitare il percorso di crescita professionale dei lavoratori, consente all'impresa di ottenere un doppio vantaggio: uno diretto, che si manifesta nel medio periodo, stante il fatto che l'impresa potrà beneficiare del tax credit sulle spese sostenute per la formazione del personale; uno indiretto, che emerge nel lungo periodo. L'impresa, infatti, oltre ad aver compensato le spese grazie al credito di imposta, potrà contare su dipendenti più competenti e formati.
L'agevolazione fiscale introdotta dallo Stato, che intende facilitare il percorso di crescita professionale dei lavoratori, consente all'impresa di ottenere un doppio vantaggio: uno diretto, che si manifesta nel medio periodo, stante il fatto che l'impresa potrà beneficiare del tax credit sulle spese sostenute per la formazione del personale; uno indiretto, che emerge nel lungo periodo. L'impresa, infatti, oltre ad aver compensato le spese grazie al credito di imposta, potrà contare su dipendenti più competenti e formati.
Sono due le misure dedicate alla formazione del personale e dei giovani contenute nel testo di conversione del Decreto Sostegni bis. Si tratta, rispettivamente dell'art. 48 bis rubricato “Credito d'imposta sui costi sostenuti dalle imprese per la formazione professionale di alto livello dei propri dipendenti”, e dell'art. 60 bis.
Con riferimento alla prima misura agevolativa, lo Stato riconosce a favore delle imprese che decidono di investire sulla formazione di alto livello dei propri dipendenti un credito di imposta pari al 25 per cento delle spese sostenute e fino ad un importo massimo di 30.000 euro.
Detto credito non concorre alla formazione del reddito, né della base imponibile dell'imposta regionale sulle attività produttive (Irap) e potrà essere utilizzato in compensazione mediante il modello F24.
Come si evince dal testo della norma, il credito di imposta è riconosciuto a tutte le imprese (indipendentemente dalla loro forma giuridica) che sostengono spese per l'attività di formazione professionale di alto livello nel periodo d'imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2020. Ininfluente ai fini dell'ottenimento del beneficio sarà pure la dimensione aziendale e il settore economico in cui l'impresa opera.
L'agevolazione fiscale si applica sui corsi di specializzazione e perfezionamento nell'ambito delle nuove tecnologie, di durata non inferiore a sei mesi, svolti in Italia o all'estero.
Più nel dettaglio, il credito è riconosciuto per la formazione spesa negli ambiti legati allo sviluppo di nuove tecnologie e all'approfondimento delle conoscenze delle tecnologie previste dal Piano nazionale industria 4.0, quali big data e analisi dei dati, cloud e fog computing, sicurezza cibernetica, prototipazione rapida, sistemi di visualizzazione e realtà aumentata, robotica avanzata e collaborativa, interfaccia uomo-macchina, manifattura additiva, internet delle cose e delle macchine e integrazione digitale dei processi aziendali.
Detto credito non concorre alla formazione del reddito, né della base imponibile dell'imposta regionale sulle attività produttive (Irap) e potrà essere utilizzato in compensazione mediante il modello F24.
Come si evince dal testo della norma, il credito di imposta è riconosciuto a tutte le imprese (indipendentemente dalla loro forma giuridica) che sostengono spese per l'attività di formazione professionale di alto livello nel periodo d'imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2020. Ininfluente ai fini dell'ottenimento del beneficio sarà pure la dimensione aziendale e il settore economico in cui l'impresa opera.
L'agevolazione fiscale si applica sui corsi di specializzazione e perfezionamento nell'ambito delle nuove tecnologie, di durata non inferiore a sei mesi, svolti in Italia o all'estero.
Più nel dettaglio, il credito è riconosciuto per la formazione spesa negli ambiti legati allo sviluppo di nuove tecnologie e all'approfondimento delle conoscenze delle tecnologie previste dal Piano nazionale industria 4.0, quali big data e analisi dei dati, cloud e fog computing, sicurezza cibernetica, prototipazione rapida, sistemi di visualizzazione e realtà aumentata, robotica avanzata e collaborativa, interfaccia uomo-macchina, manifattura additiva, internet delle cose e delle macchine e integrazione digitale dei processi aziendali.
Per quanto concerne la seconda misura (di cui all'art. 60 bis del decreto di conversione del Decreto Sostegni bis), alle imprese che sostengono finanziariamente l'ingresso dei giovani nel settore produttivo, lo Stato riconosce un credito d'imposta - utilizzabile esclusivamente in compensazione - fino al 100 per cento delle spese sostenute, se si tratta di piccole e micro imprese; fino al 90 per cento delle spese sostenute, se si tratta di medie imprese; fino all'80 per cento per le grandi imprese. Il credito di imposta, così ripartito per percentuali, è da intendersi operante su un importo massimo di 100.000 euro.
Le imprese che intendono ottenere il credito di imposta, devono sostenere economicamente la formazione dei giovani tramite l'istituzione di borse di studio o attraverso il finanziamento di corsi di formazione finalizzati allo sviluppo e all'acquisizione di competenze manageriali, promossi da università pubbliche e private, da istituti di formazione avanzata o da scuole di formazione manageriale pubbliche e private.
Le imprese che intendono ottenere il credito di imposta, devono sostenere economicamente la formazione dei giovani tramite l'istituzione di borse di studio o attraverso il finanziamento di corsi di formazione finalizzati allo sviluppo e all'acquisizione di competenze manageriali, promossi da università pubbliche e private, da istituti di formazione avanzata o da scuole di formazione manageriale pubbliche e private.