Consulenti: per molti investitori l’inflazione è "una prima volta"

Lorenzo Magnani
Lorenzo Magnani
17.6.2022
Tempo di lettura: 2'
Molti investitori fanno per la prima volta i conti con l’inflazione. Ai consulenti il compito di guidare le scelte di portafoglio

Spectrem Group ha pubblicato i risultati di un sondaggio condotto tra gli investitori retail per capire cosa pensano dell'inflazione

La maggior parte degli investitori (38%) ritiene che l'inflazione durerà da uno a due anni, mentre il 21% crede che durerà da due a quattro anni.

A seguito del conflitto in Ucraina un millennial su due ha modificato il proprio portafoglio finanziario

L'inflazione sta colpendo indistintamente tutti gli investitori, molti dei quali stanno facendo i conti con l’aumento dei prezzi per la prima volta nella loro vita. Tant’è che per quasi 8 investitori su 10 l’inflazione è la loro maggiore preoccupazione, non solo a livello personale ma anche a livello Paese. È quanto emerge da un sondaggio condotto recentemente da Spectrem Group tra gli investitori con un patrimonio netto compreso tra i 100.000 e i 25 milioni di dollari, che evidenzia come i consulenti finanziari abbiano un ruolo vitale  

Il primo dato che emerge dall’survey è come siano due le fonti principali da cui gli investitori si informano. Il 29% ha indicato i notiziari televisivi come mezzo per informarsi sull’inflazione, mentre il 24% utilizza fonti online. Venendo poi all’impatto sull’economia familiare, il 52% afferma che il problema è principalmente l’aumento dei prezzi dei generi alimentari, mentre solo il 16% è dell’avviso che sia l’aumento del prezzo del gas la variabile critica. Ad ogni modo, quale sia la fonte d’inflazione che preoccupa maggiormente i risparmiatori, molte persone stanno adottando diverse misure per contrastare l’inflazione. Il 29% dedica più tempo alla ricerca di sconti e occasioni, mentre il 23% compra meno o acquista marche più economiche.  Il 20% spende meno per gli articoli di lusso, mentre 18% per i prodotti di base per la casa.  Il 12% ritarda le vacanze, l'11% modifica il proprio portafoglio di investimenti e il 7% si rivolge più spesso al proprio consulente finanziario.

Il cambiamento dell’abitudini interessa particolarmente i più giovani. E non solo in termini di consumo, ma anche di investimento. I millennial sono stati infatti la generazione che ha apportato più modifiche al portafoglio, a seguito della guerra in Ucraina. Il 23% ha aumentato gli investimenti nel reddito fisso, mentre il 18% ha incrementato la quota azionaria e il 14% la liquidità in portafoglio. Di contro, ben il 70% della gen x, l’84% dei baby boomer e il 90% degli investitori nati prima della Seconda Guerra Mondiale non hanno apportato modifiche sostanziali al proprio portafoglio.  

Infine la maggior parte degli investitori (38%) ritiene che l'inflazione durerà da uno a due anni, mentre il 21% crede che durerà da due a quattro anni. Poco più di un terzo ritiene invece che l'inflazione scomparirà entro un anno.  È interessante notare che gli investitori attribuiscono la responsabilità dell'inflazione principalmente ai problemi della catena di approvvigionamento (27%), mentre il 25% attribuisce la colpa alle politiche e alle pratiche governative e il 17% alla spesa pubblica.

Laureato in Finanza e mercati Internazionali presso l’Università Cattolica di Milano, nella redazione di We Wealth scrive di mercati, con un occhio anche ai private market. Si occupa anche di pleasure asset, in particolare di orologi, vini e moto d’epoca.

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