Autorità di vigilanza europea: rafforzare la protezione degli investitori

25.2.2022
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L'autorità di vigilanza europea del settore assicurativo propone un piano per rafforzare la protezione degli investitori al dettaglio che acquistano prodotti di investimento assicurativi
Nel piano d'azione per l'Unione dei mercati dei capitali del settembre 2020, la Commissione europea aveva annunciato l'intenzione di presentare nella prima metà del 2022 una strategia per gli investimenti al dettaglio, con l'obiettivo di garantire che gli investitori retail possano trarre pieno vantaggio dai mercati dei capitali e beneficiare di una tutela adeguata, così come di informazioni trasparenti, confrontabili e comprensibili in merito ai prodotti.
A tal fine, la Commissione Europea sta rivedendo il quadro legislativo finalizzato alla protezione degli investitori al dettaglio, anche in considerazione della scarsa partecipazione di questi ultimi ai mercati dei capitali rispetto ad altre economie mondiali e del fatto che gli stessi non stiano beneficiando a sufficienza delle opportunità di investimento che i mercati possono offrire.
In tale contesto - e con particolare riferimento al settore assicurativo - l'autorità di vigilanza europea competente per il settore assicurativo (Eiopa) ha avviato una pubblica consultazione sul parere da trasmettere alla Commissione Europea, avente ad oggetto le azioni da intraprendere per migliorare la protezione degli investitori al dettaglio in relazione alla vendita di prodotti di investimento assicurativi (Ibip), ossia quei prodotti assicurativi che presentano una scadenza o un valore di riscatto esposti alle fluttuazioni di mercato e che comprendono principalmente le polizze di tipo unit-linked e index-linked.
A tal fine, la Commissione Europea sta rivedendo il quadro legislativo finalizzato alla protezione degli investitori al dettaglio, anche in considerazione della scarsa partecipazione di questi ultimi ai mercati dei capitali rispetto ad altre economie mondiali e del fatto che gli stessi non stiano beneficiando a sufficienza delle opportunità di investimento che i mercati possono offrire.
In tale contesto - e con particolare riferimento al settore assicurativo - l'autorità di vigilanza europea competente per il settore assicurativo (Eiopa) ha avviato una pubblica consultazione sul parere da trasmettere alla Commissione Europea, avente ad oggetto le azioni da intraprendere per migliorare la protezione degli investitori al dettaglio in relazione alla vendita di prodotti di investimento assicurativi (Ibip), ossia quei prodotti assicurativi che presentano una scadenza o un valore di riscatto esposti alle fluttuazioni di mercato e che comprendono principalmente le polizze di tipo unit-linked e index-linked.

In estrema sintesi, le azioni proposte dall'Eiopa hanno le seguenti finalità:
1) migliorare l'impegno dei consumatori con informazioni adeguate, comprese quelle digitali.
Si ritiene infatti necessario evitare duplicazioni di norme e regole e superare le lacune legislative rispetto al tipo di informazioni fornite ai consumatori nelle diverse fasi del processo di offerta e vendita dei prodotti d'investimento assicurativi, ai sensi delle disposizioni vigenti derivanti dalle direttive europee in materia (in particolare le direttive Solvency II e IDD, il Regolamento in materia di Priips, la direttiva sulla commercializzazione a distanza di servizi finanziari ai consumatori e quella sul commercio elettronico). In generale, l'Eiopa sottolinea la necessità che le informazioni siano realmente incentrate sul consumatore e che siano più semplici e presentate in modo più strutturato, accessibile e interattivo, in particolare attraverso l'uso degli strumenti digitali.
2) valutare i rischi e le opportunità presentati dai nuovi strumenti e canali digitali.
Sempre più l'accesso alle informazioni riguardanti servizi e prodotti finanziari – compresi i prodotti d'investimento assicurativi – avviene da parte del consumatore in qualsiasi momento e tramite diversi dispositivi digitali. Tale cambiamento comportamentale è stato ulteriormente accelerato dalla pandemia da Covid-19 e si prevede che diventerà strutturale, spezzando la tendenza storica che vedeva protagonisti i servizi forniti localmente tramite intermediari fisici. Gli strumenti e le piattaforme digitali hanno il potenziale per migliorare l'esperienza del cliente, rispondendo meglio alle esigenze e alle aspettative specifiche dei consumatori e fornendo un facile e rapido accesso a prodotti e servizi finanziari. Tuttavia, l'Eiopa identifica alcuni rischi per i consumatori, che potrebbero emergere se il mercato online dovesse ulteriormente svilupparsi, come l'asimmetria dell'informazione e l'uso improprio dei dati personali forniti dai clienti. La Commissione dovrebbe quindi affrontare l'impatto che l'"ambiente di scelta" potrebbe avere sul processo decisionale dei consumatori e garantire che le imprese utilizzino le intuizioni della finanza comportamentale nel migliore interesse del cliente.
3) affrontare i conflitti di interesse che possono avere effetti pregiudizievoli sugli investitori al dettaglio nel processo di vendita.
L'Eiopa sottolinea la necessità di mitigare il rischio che gli incentivi pagati agli intermediari che distribuiscono gli IBIPs portino a distorsioni del prodotto e incidano in modo significativo sull'efficienza dei costi e sul rapporto qualità/prezzo. L'Eiopa ha individuato i pro e i contro delle diverse opzioni normative esistenti per disciplinare più rigorosamente il pagamento/ricevimento degli incentivi. A tal riguardo, una combinazione di diverse opzioni sarebbe quella maggiormente auspicabile: ovvero migliorare i requisiti di trasparenza esistenti per il pagamento degli incentivi e allo stesso tempo rafforzare i presidi per mitigare il rischio di effetti pregiudizievoli per i consumatori derivanti dal pagamento degli incentivi durante l'intero ciclo di vita del prodotto.
4) promuovere un processo di vendita conveniente ed efficiente.
Al fine di promuovere un processo di vendita conveniente ed efficiente per l'acquisto di prodotti di investimento assicurativi, l'Eiopa considera necessaria una maggiore chiarezza sulla portata delle diverse valutazioni effettuate dall'intermediario nel contesto della vendita con o senza consulenza (valutazione di adeguatezza, valutazione di appropriatezza e valutazione di rispondenza alle richieste ed esigenze del contraente). La semplificazione e la razionalizzazione del processo di consulenza, anche avvalendosi della trasformazione digitale in corso nella vendita di prodotti finanziari, comportano sfide e rischi particolari che possono essere difficili da attenuare. L'Eiopa suggerisce che le norme che regolano la vendita con consulenza siano applicate correttamente e proporzionalmente in tutti i mercati nazionali, al fine di garantire che l'attenzione si concentri sui positivi risultati per i consumatori ed evitare che il processo di consulenza diventi un mero esercizio di compliance alla normativa.
5) valutare l'impatto della “complessità” dei prodotti di investimento assicurativi distribuiti alla clientela al dettaglio
L'Eiopa ritiene che l'attuale quadro normativo per l'identificazione di Ibip c.d. “complessi” non sia sufficientemente coerente e sostiene la necessità di una definizione più chiara degli obiettivi quando si considera la complessità del prodotto e l'efficienza in termini di costi. In particolare, sarebbe auspicabile un approccio che tiene conto del principio di proporzionalità, in base al quale il controllo sui requisiti relativi alla distribuzione debba essere in linea con il livello di complessità del prodotto d'investimento assicurativo e tenga conto della rischiosità del prodotto, senza abbassare il livello di protezione del consumatore. I produttori, nella loro strategia di distribuzione basata sulla complessità dei prodotti, potrebbero altresì identificare diversi livelli di dettaglio per la valutazione di adeguatezza da effettuare. Inoltre, secondo Eiopa andrebbe valutata la possibilità di limitare o vietare gli incentivi in relazione a prodotti altamente complessi o rischiosi, oppure l'adozione di misure alternative, come una moratoria sulla commercializzazione di tali prodotti.
La consultazione terminerà il 25 febbraio 2022 e la Commissione Europea ha chiesto all'Eiopa di consegnare la sua relazione entro il 30 aprile 2022 in modo che il contenuto e i risultati della stessa possano essere tenuti in considerazione nella revisione del quadro legislativo e regolamentare vigente in materia di distribuzione agli investitori al dettaglio di prodotti di investimento assicurativi.
1) migliorare l'impegno dei consumatori con informazioni adeguate, comprese quelle digitali.
Si ritiene infatti necessario evitare duplicazioni di norme e regole e superare le lacune legislative rispetto al tipo di informazioni fornite ai consumatori nelle diverse fasi del processo di offerta e vendita dei prodotti d'investimento assicurativi, ai sensi delle disposizioni vigenti derivanti dalle direttive europee in materia (in particolare le direttive Solvency II e IDD, il Regolamento in materia di Priips, la direttiva sulla commercializzazione a distanza di servizi finanziari ai consumatori e quella sul commercio elettronico). In generale, l'Eiopa sottolinea la necessità che le informazioni siano realmente incentrate sul consumatore e che siano più semplici e presentate in modo più strutturato, accessibile e interattivo, in particolare attraverso l'uso degli strumenti digitali.
2) valutare i rischi e le opportunità presentati dai nuovi strumenti e canali digitali.
Sempre più l'accesso alle informazioni riguardanti servizi e prodotti finanziari – compresi i prodotti d'investimento assicurativi – avviene da parte del consumatore in qualsiasi momento e tramite diversi dispositivi digitali. Tale cambiamento comportamentale è stato ulteriormente accelerato dalla pandemia da Covid-19 e si prevede che diventerà strutturale, spezzando la tendenza storica che vedeva protagonisti i servizi forniti localmente tramite intermediari fisici. Gli strumenti e le piattaforme digitali hanno il potenziale per migliorare l'esperienza del cliente, rispondendo meglio alle esigenze e alle aspettative specifiche dei consumatori e fornendo un facile e rapido accesso a prodotti e servizi finanziari. Tuttavia, l'Eiopa identifica alcuni rischi per i consumatori, che potrebbero emergere se il mercato online dovesse ulteriormente svilupparsi, come l'asimmetria dell'informazione e l'uso improprio dei dati personali forniti dai clienti. La Commissione dovrebbe quindi affrontare l'impatto che l'"ambiente di scelta" potrebbe avere sul processo decisionale dei consumatori e garantire che le imprese utilizzino le intuizioni della finanza comportamentale nel migliore interesse del cliente.
3) affrontare i conflitti di interesse che possono avere effetti pregiudizievoli sugli investitori al dettaglio nel processo di vendita.
L'Eiopa sottolinea la necessità di mitigare il rischio che gli incentivi pagati agli intermediari che distribuiscono gli IBIPs portino a distorsioni del prodotto e incidano in modo significativo sull'efficienza dei costi e sul rapporto qualità/prezzo. L'Eiopa ha individuato i pro e i contro delle diverse opzioni normative esistenti per disciplinare più rigorosamente il pagamento/ricevimento degli incentivi. A tal riguardo, una combinazione di diverse opzioni sarebbe quella maggiormente auspicabile: ovvero migliorare i requisiti di trasparenza esistenti per il pagamento degli incentivi e allo stesso tempo rafforzare i presidi per mitigare il rischio di effetti pregiudizievoli per i consumatori derivanti dal pagamento degli incentivi durante l'intero ciclo di vita del prodotto.
4) promuovere un processo di vendita conveniente ed efficiente.
Al fine di promuovere un processo di vendita conveniente ed efficiente per l'acquisto di prodotti di investimento assicurativi, l'Eiopa considera necessaria una maggiore chiarezza sulla portata delle diverse valutazioni effettuate dall'intermediario nel contesto della vendita con o senza consulenza (valutazione di adeguatezza, valutazione di appropriatezza e valutazione di rispondenza alle richieste ed esigenze del contraente). La semplificazione e la razionalizzazione del processo di consulenza, anche avvalendosi della trasformazione digitale in corso nella vendita di prodotti finanziari, comportano sfide e rischi particolari che possono essere difficili da attenuare. L'Eiopa suggerisce che le norme che regolano la vendita con consulenza siano applicate correttamente e proporzionalmente in tutti i mercati nazionali, al fine di garantire che l'attenzione si concentri sui positivi risultati per i consumatori ed evitare che il processo di consulenza diventi un mero esercizio di compliance alla normativa.
5) valutare l'impatto della “complessità” dei prodotti di investimento assicurativi distribuiti alla clientela al dettaglio
L'Eiopa ritiene che l'attuale quadro normativo per l'identificazione di Ibip c.d. “complessi” non sia sufficientemente coerente e sostiene la necessità di una definizione più chiara degli obiettivi quando si considera la complessità del prodotto e l'efficienza in termini di costi. In particolare, sarebbe auspicabile un approccio che tiene conto del principio di proporzionalità, in base al quale il controllo sui requisiti relativi alla distribuzione debba essere in linea con il livello di complessità del prodotto d'investimento assicurativo e tenga conto della rischiosità del prodotto, senza abbassare il livello di protezione del consumatore. I produttori, nella loro strategia di distribuzione basata sulla complessità dei prodotti, potrebbero altresì identificare diversi livelli di dettaglio per la valutazione di adeguatezza da effettuare. Inoltre, secondo Eiopa andrebbe valutata la possibilità di limitare o vietare gli incentivi in relazione a prodotti altamente complessi o rischiosi, oppure l'adozione di misure alternative, come una moratoria sulla commercializzazione di tali prodotti.
La consultazione terminerà il 25 febbraio 2022 e la Commissione Europea ha chiesto all'Eiopa di consegnare la sua relazione entro il 30 aprile 2022 in modo che il contenuto e i risultati della stessa possano essere tenuti in considerazione nella revisione del quadro legislativo e regolamentare vigente in materia di distribuzione agli investitori al dettaglio di prodotti di investimento assicurativi.
