Ue: sì all'incentivo per le assunzioni di donne svantaggiate

La misura punta a ridurre il costo del lavoro, in considerazione delle gravi difficoltà socio economiche a carico dei datori di lavoro privati
L’autorizzazione è giunta al termine di un’intensa interlocuzione con il ministero del Lavoro e con il supporto della Rappresentanza permanente presso l’Unione europea
Quanto al requisito di svantaggio della lavoratrice, si parla di uno stato di disoccupazione di lunga durata (oltre 12 mesi) o del rispetto del concetto “priva di impiego”
Quanto al requisito di svantaggio della lavoratrice, si parla di uno stato di disoccupazione di lunga durata (oltre 12 mesi) o del rispetto del concetto “priva di impiego”, vale a dire che negli ultimi sei mesi non abbia prestato attività lavorativa riconducibile a un rapporto di lavoro subordinato della durata di almeno sei mesi o che negli ultimi sei mesi abbia “svolto attività lavorativa in forma autonoma o parasubordinata dalla quale derivi un reddito inferiore al reddito annuale minimo personale escluso da imposizione”, spiega l'Inps. Inoltre, tali requisiti devono sussistere alla data dell'evento per il quale si intende richiedere il beneficio. “Pertanto, se si intende richiedere il beneficio per un'assunzione a tempo determinato, il requisito di svantaggio deve sussistere alla data di assunzione e non a quella della eventuale proroga o trasformazione del rapporto a tempo indeterminato. Se, invece, si intende richiedere il beneficio per una trasformazione a tempo indeterminato, senza avere richiesto lo stesso per la precedente assunzione a termine, il rispetto del requisito è richiesto alla data della trasformazione”, precisa l'istituto. Potranno infine accedere all'agevolazione tutti i datori di lavoro privati, compresi gli imprenditori e quelli attivi nel settore agricolo. Restano escluse le pubbliche amministrazioni.