Imprese: Unione europea verso una tassazione “unica”

Il nuovo quadro di riferimento, nei piani della Commissione europea, sarà presentato entro il 2023 e punterà a ridurre gli oneri amministrativi e i costi di conformità, ma anche abbattere gli ostacoli fiscali e l’elusione fiscale
Paolo Gentiloni: “Il rinnovo delle relazioni transatlantiche offre l’opportunità di compiere progressi decisivi verso una riforma fiscale globale. Dobbiamo lavorare per cogliere questa opportunità, proteggendo al contempo gli interessi fondamentali dell’Europa”
Definita dunque un'agenda fiscale per i prossimi due anni, sulla base della tabella di marcia disegnata nel piano d'azione in materia fiscale presentato dalla Commissione lo scorso 15 luglio. Tra le misure delineate si evidenzia l'obiettivo di una maggiore trasparenza pubblica (proponendo la pubblicazione da parte delle imprese di grandi dimensioni delle loro aliquote fiscali effettive), il contrasto al ricorso abusivo alle società di comodo con nuovi interventi anti-elusione, e il sostegno alle imprese affinché finanzino le attività attraverso capitale proprio anziché ricorrere al debito. In conclusione, la Commissione ha poi adottato una raccomandazione sul trattamento nazionale delle perdite, che invita gli Stati membri “ad autorizzare il riporto delle perdite per le imprese almeno all'esercizio fiscale precedente”, spiega la nota. Un aspetto che potrebbe andare a vantaggio delle aziende redditizie nell'era pre-pandemica, che saranno in grado dunque di sanare le perdite subite nel 2020 e nel 2021 con le imposte pagate prima del 2020.