Ecco tutte le agevolazioni per le imprese al femminile

Rita Annunziata
10.9.2021
Tempo di lettura: 5'
Da Oltre nuove imprese a tasso zero al Fondo di garanzia: ecco tutte le agevolazioni per le imprese al femminile. In attesa che vengano sbloccati i 400 milioni del Pnrr

“Oltre nuove imprese a tasso zero” di Invitalia sostiene le micro e piccole imprese composte prevalentemente o totalmente da giovani tra i 18 e i 35 anni oppure da donne di ogni età (che devono rappresentare almeno il 51% della compagine sociale)

Francesca Chittolini: “Siamo in attesa della messa in opera del Pnrr, che ha dedicato all’imprenditoria femminile risorse pari a 400 milioni di euro. Un segnale importante. Ma aspettiamo nuove direttive”

Dinanzi alle imprese al femminile si sta aprendo quello che Francesca Chittolini, presidente dei Giovani Imprenditori di Confesercenti Nazionale, definisce “uno spiraglio di ripresa”. Una ripresa che, tuttavia, necessita di far leva su idonee agevolazioni in attesa che vengano sbloccati i 400 milioni di euro del Piano nazionale di ripresa e resilienza a esse dedicati. Sul tavolo, racconta a We Wealth insieme al direttore di Ats Cosvig Marco D'Onofrio, le garanzie del Fondo centrale. Ma anche l'incentivo “Oltre nuove imprese a tasso zero” gestito da Invitalia.Fondo centrale di garanzia“La garanzia principe per i finanziamenti alle imprese in generale...
In generale, aggiunge l'esperto, il fondo facilita l'accesso al credito soprattutto se la domanda proviene da un istituto di credito o da un confidi. E possono accedervi anche le nuove imprese. Quanto ai settori, invece, vengono escluse unicamente le attività di natura finanziaria (corrispondenti alla lettera k del Codice Ateco 2007), come i mediatori creditizi. “L'unico elemento rilevante ai fini della concessione della garanzia è che non ci siano sofferenze al sistema”, continua D'Onofrio. “Le richieste possono riguardare investimenti materiali o immateriali, quindi di natura produttiva, attrezzature, immobili, ma anche per l'acquisto di scorte, il pagamento dei fornitori e in generale la liquidità”. Il fondo, infine, copre sia operazioni di medio-lungo termine sia quelle di breve termine, come l'anticipo fatture.

Oltre nuove imprese a tasso zero


“Oltre nuove imprese a tasso zero” è invece un incentivo gestito da Invitalia, l'Agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa di proprietà del ministero dell'Economia. Una misura che sostiene le micro e piccole imprese composte prevalentemente o totalmente da giovani tra i 18 e i 35 anni oppure da donne di ogni età, che devono rappresentare almeno il 51% della compagine sociale (la maggioranza riguarda sia il numero di donne o giovani presenti sia le quote di capitale detenute, ndr). Le aziende, inoltre, devono essere state costituite necessariamente nei cinque anni precedenti, “con regole e modalità differenti a seconda che si tratti di imprese costituite da non più di tre anni” o “da almeno tre anni e da non più di cinque”, si legge sul sito di Invitalia. Ma possono presentare la domanda anche le persone fisiche purché costituiscano la società successivamente all'ammissione alle agevolazioni.

Nel dettaglio, l'incentivo copre i progetti d'investimento per la realizzazione di nuove iniziative o l'ampliamento, la diversificazione o la trasformazione di attività esistenti nei settori manifatturiero, servizi, commercio e turismo. Le agevolazioni sono valide in tutta Italia e prevedono un mix di finanziamento a tasso zero e contributo a fondo perduto per progetti d'impresa con spese fino a tre milioni di euro, che può coprire fino al 90% delle spese totali ammissibili. I piani d'impresa devono prendere il via successivamente alla presentazione della domanda ed essere conclusi entro 24 mesi dalla stipula del contratto di finanziamento. Da ricordare, infine, che si tratta di un incentivo a sportello. Questo significa che non esistono graduatorie o scadenze, ma le domande saranno esaminate in base all'ordine di arrivo. Secondo gli ultimi dati aggiornati al 1° agosto 2021 e diffusi da Invitalia, si contano 583 iniziative finanziate, 132 milioni di agevolazioni concesse e 3.010 nuovi posti di lavoro costituiti.

Le altre agevolazioni (non solo) al femminile


Da segnalare tra le agevolazioni non specificatamente per le imprese al femminile, raccontano gli esperti, anche Smart&Start Italia, l'incentivo a favore della nascita e la crescita delle startup innovative che finanzia progetti compresi tra 100mila e 1,5 milioni di euro. Poi la Nuova Sabatini, l'agevolazione del ministero dello Sviluppo economico per facilitare l'accesso al credito alle micro, piccole e medie imprese (eccetto le attività finanziarie e assicurative e quelle connesse all'esportazione e agli interventi subordinati all'impiego preferenziale di prodotti interni rispetto ai prodotti di importazione, ndr). In questo caso, si parla di un contributo “determinato in misura pari al valore degli interessi calcolati, in via convenzionale, su un finanziamento della durata di cinque anni e di importo uguale all'investimento”, si legge sul sito del Mise, a un tasso d'interesse annuo pari al 2,75% per gli investimenti ordinari e al 3,575% per gli investimenti in tecnologie digitali e in sistemi di tracciamento e pesatura dei rifiuti. Chiude il cerchio Resto al Sud, l'incentivo di Invitalia per la nascita e lo sviluppo di nuove attività imprenditoriali e libero professionali in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia e nelle aree del cratere sismico del Centro Italia (Lazio, Marche, Umbria).

Infine, come anticipato in apertura, il Piano nazionale di ripresa e resilienza ha dedicato risorse pari a 400 milioni di euro all'imprenditoria femminile “con lo scopo di incrementare la partecipazione delle donne al mercato del lavoro attraverso misure volte a sostenere l'avvio di attività imprenditoriali femminili e a delineare un'offerta più aderente ai bisogni delle donne”, ricorda Chittolini. Ma è ancora tutto in divenire. “Si tratta di un segnale importante, ma siamo in attesa della sua messa in opera. Restiamo alla finestra. E aspettiamo nuove direttive”.
Giornalista professionista, è laureata in Politiche europee e internazionali. Precedentemente redattrice televisiva per Class Editori e ricercatrice per il Centro di Ricerca “Res Incorrupta” dell’Università Suor Orsola Benincasa. Si occupa di finanza al femminile, sostenibilità e imprese.

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