Al via il fondo imprese in difficoltà: ecco chi può accedervi

17.9.2021
Tempo di lettura: 5'
Dal 20 settembre al 2 novembre le grandi imprese in situazione di temporanea difficoltà potranno accedere al Fondo da 400 milioni istituito dal Mise
Il fondo si rivolge alle grandi imprese con un numero pari o superiori a 250 dipendenti, un fatturato superiore ai 50 milioni di euro e un bilancio superiore ai 43 milioni
Le imprese beneficiarie otterranno un finanziamento agevolato a cinque anni, il cui importo non potrà superare in ogni caso i 30 milioni di euro
A partire dalle ore 12 del 20 settembre le grandi imprese in situazione di temporanea difficoltà a causa dell'emergenza pandemica potranno presentare la richiesta per accedere al Fondo da 400 milioni di euro istituito dal Mise. La misura è stata autorizzata dalla Commissione europea nell'ambito del Quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell'economia. E prevede la concessione di prestiti agevolati da restituire in cinque anni. Ecco chi potrà accedervi (fino a esaurimento fondi) e cosa finanzia.
Le imprese beneficiarie
Il fondo si rivolge alle grandi imprese (anche in amministrazione straordinaria, con un numero pari o superiori a 250 dipendenti, un fatturato superiore ai 50 milioni di euro e un bilancio superiore ai 43 milioni) attive sul territorio nazionale e appartenenti a qualsiasi settore economico, a eccezione di quello bancario, finanziario e assicurativo. Al momento della presentazione della domanda, come anticipato in apertura, devono versare in situazione di temporanea difficoltà finanziaria, definita da flussi di cassa prospettici insufficienti a far fronte regolarmente alle obbligazioni pianificate o da condizioni di difficoltà definite dall'articolo 2, punto 18, del regolamento (Ue) n.651/2014 della Commissione del 17 giugno 2014.
Inoltre, devono risultare regolarmente iscritte al Registro delle imprese, vantare una sede legale e operativa in Italia, non aver ricevuto e poi rimborsato o depositato in un conto bloccato aiuti individuali ritenuti illegali o incompatibili dalla Commissione europea, e non essere sottoposte a procedure di tipo liquidatorio. Devono “presentare prospettive di ripresa dell'attività”, aver “restituito somme dovute a seguito di provvedimenti di revoca di agevolazioni concesse dal Mise” e non essere “destinatarie di una sanzione interdittiva di cui all'articolo 9, comma 2, lettera d), del decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231 e successive modificazioni e integrazioni”, scrive il Mise in una nota. Per concludere, non devono contare nel proprio organico legali rappresentanti o amministratori condannati per reati che determinano l'esclusione di un operatore economico dalla partecipazione a una procedura di appalto o concessione.
Le imprese beneficiarie otterranno un finanziamento agevolato a cinque anni, il cui importo non può superare in ogni caso i 30 milioni di euro. Nel dettaglio, non potrà andare oltre o al 25% del fatturato totale relativo al 2019 o al doppio della spesa salariale annua relativa al 2019 o all'ultimo esercizio disponibile. In quest'ultimo caso, se si tratta di aziende costituite dopo il 1° gennaio 2019, l'importo “massimo del finanziamento non può superare i costi salariali annui previsti per i primi due anni di attività”, avverte il Mise. Se si parla di più imprese beneficiarie che appartengono allo stesso gruppo, il limite dei 30 milioni di euro si estende all'intero gruppo. Può essere ampliato solo qualora al “sostegno del piano aziendale partecipino, con proprie risorse, anche la Regione interessata ovvero altre Amministrazioni o Enti”, si legge sul sito di Invitalia.
Le domande potranno essere presentate dalle ore 12 del 20 settembre 2021 alle ore 11.59 del 2 novembre 2021, a meno che lo sportello non venga chiuso prima per esaurimento dei fondi. Ricordiamo, infatti, che il Fondo sostegno grandi imprese prevede una procedura a sportello e l'assenza di graduatorie. Le società interessate dovranno registrarsi ai servizi online di Invitalia, accedere con lo Spid al sito riservato e compilare la domanda presentando un piano aziendale di rilancio “realistico e credibile, dell'azienda o di un suo asset”. Poi, scaricare la documentazione da allegare e disporre di una firma digitale del legale rappresentante e dell'indirizzo di posta elettronica certificata della società. Successivamente, entro 60 giorni, Invitalia procederà a verificare l'ammissibilità o meno della richiesta e a richiedere eventuali integrazioni da fornire entro 10 giorni. In caso di esito positivo, l'impresa dovrà poi aprire un conto corrente dedicato.
Il finanziamento agevolato
Le imprese beneficiarie otterranno un finanziamento agevolato a cinque anni, il cui importo non può superare in ogni caso i 30 milioni di euro. Nel dettaglio, non potrà andare oltre o al 25% del fatturato totale relativo al 2019 o al doppio della spesa salariale annua relativa al 2019 o all'ultimo esercizio disponibile. In quest'ultimo caso, se si tratta di aziende costituite dopo il 1° gennaio 2019, l'importo “massimo del finanziamento non può superare i costi salariali annui previsti per i primi due anni di attività”, avverte il Mise. Se si parla di più imprese beneficiarie che appartengono allo stesso gruppo, il limite dei 30 milioni di euro si estende all'intero gruppo. Può essere ampliato solo qualora al “sostegno del piano aziendale partecipino, con proprie risorse, anche la Regione interessata ovvero altre Amministrazioni o Enti”, si legge sul sito di Invitalia.
La presentazione della domanda
Le domande potranno essere presentate dalle ore 12 del 20 settembre 2021 alle ore 11.59 del 2 novembre 2021, a meno che lo sportello non venga chiuso prima per esaurimento dei fondi. Ricordiamo, infatti, che il Fondo sostegno grandi imprese prevede una procedura a sportello e l'assenza di graduatorie. Le società interessate dovranno registrarsi ai servizi online di Invitalia, accedere con lo Spid al sito riservato e compilare la domanda presentando un piano aziendale di rilancio “realistico e credibile, dell'azienda o di un suo asset”. Poi, scaricare la documentazione da allegare e disporre di una firma digitale del legale rappresentante e dell'indirizzo di posta elettronica certificata della società. Successivamente, entro 60 giorni, Invitalia procederà a verificare l'ammissibilità o meno della richiesta e a richiedere eventuali integrazioni da fornire entro 10 giorni. In caso di esito positivo, l'impresa dovrà poi aprire un conto corrente dedicato.