Reti: Fineco e Mediolanum trainano la raccolta a marzo

Rita Annunziata
11.4.2022
Tempo di lettura: 5'
Fineco mette a segno una raccolta netta nel mese di marzo pari a 1,2 miliardi, in crescita rispetto ai 945 milioni di febbraio. Seguono Mediolanum, Azimut e Generali

Fineco, Foti: “Anche marzo registra un dato molto positivo per la raccolta, confermando il trend molto deciso dei mesi precedenti nonostante un contesto particolarmente complesso”

Banca Mediolanum riporta una raccolta netta nel mese di marzo pari a 900 milioni di euro. Flussi, come spiega l’amministratore delegato Massimo Doris, destinati in prevalenza alla componente gestita

Le reti di consulenza continuano a navigare oltre le tensioni nell'Est Europa. Fanno da traino Fineco e Mediolanum, con una raccolta netta nel mese di marzo pari rispettivamente a 1,2 miliardi e 900 milioni di euro.

Fineco: confermato il forte contributo del gestito


“Anche marzo registra un dato molto positivo per la raccolta, confermando il trend molto deciso dei mesi precedenti nonostante un contesto particolarmente complesso”, osserva Alessandro Foti, amministratore delegato e direttore generale di Fineco. “Sempre molto apprezzate le soluzioni innovative e diversificate create da Fineco AM, in particolare quelle che consentono un accesso graduale ai mercati perché in grado di contenere le oscillazioni tipiche di queste fasi stimolando i risparmiatori a investire nell'economia reale”. Nel dettaglio, come anticipato in apertura, la raccolta netta ha superato gli 1,2 miliardi di euro. Si conferma il forte contributo del gestito, che riporta flussi positivi per 329 milioni di euro. La componente amministrata si porta invece sui 422 milioni di euro e la diretta sui 456 milioni. La raccolta netta da inizio anno, in questo modo, sfonda il tetto dei 2,8 miliardi di euro.

Mediolanum, Doris: “Flussi di raccolta robusti”


Segue Banca Mediolanum che mette a segno una raccolta netta nel mese di marzo pari a 900 milioni di euro, sebbene in calo rispetto ai 911 milioni di febbraio. Flussi, come spiega il numero uno di Basiglio Massimo Doris, destinati in prevalenza alla componente gestita (609 milioni). La raccolta netta in risparmio amministrato, invece, si attesta sui 291 milioni (a fronte dei 262 milioni di febbraio). “Il ritmo sostenuto dei nostri volumi commerciali prosegue anche a marzo nonostante le incertezze legate al complesso contesto geopolitico”, commenta Doris. “Questi risultati sono espressione del valore aggiunto che offriamo alla nostra clientela, in particolare nei momenti di alta volatilità”, aggiunge. “Sono davvero soddisfatto di chiudere il primo trimestre di quest'anno con tutti i nostri driver di crescita rafforzati, tra i quali spiccano i quasi 2,4 miliardi di raccolta totale, circa 1,7 miliardi di gestita e oltre 49mila nuovi clienti bancari da inizio anno”.

Azimut, raccolta netta positiva per 827 milioni


Per il Gruppo Azimut si parla di una raccolta netta positiva nel mese di marzo pari a 827 milioni di euro (a fronte dei 746 milioni di febbraio) per un totale da inizio anno di 1,7 miliardi di euro. Il totale delle masse comprensive del risparmio amministrato raggiunge gli 83,4 miliardi di euro di cui 53,8 miliardi di masse gestite. “Siamo soddisfatti della raccolta netta di marzo, che segue l'andamento positivo dei mesi precedenti seppur impattata dal nostro disinvestimento di una parte degli investimenti nei fondi Azimut per finalizzare il ripagamento del bond da 350 milioni di euro alla fine del mese di marzo, e dal mutato e difficile contesto geopolitico”, dichiara Gabriele Blei, ceo del Gruppo.

Generali, Mossa: “Cauto ottimismo sui prossimi mesi”


Chiude il cerchio Banca Generali che riporta una raccolta netta totale nello stesso periodo pari a 480 milioni di euro, per un totale da inizio anno di 1,5 miliardi. La raccolta in soluzioni gestite tocca i 101 milioni di euro (567 milioni da gennaio). Fa da traino la raccolta in risparmio amministrato con 383 milioni di euro (917 milioni nel trimestre). Un risultato definito dall'amministratore delegato e direttore generale dell'istituto Gian Maria Mossa come “robusto” considerato “un mese complesso per le preoccupazioni legate al conflitto” cui si aggiungono le criticità connesse a inflazione e politiche delle banche centrali che hanno tenuto alta la volatilità. “I nostri banker sono quotidianamente al fianco dei clienti nelle sfide per la tutela dei portafogli e la solidità dei flussi dimostra la qualità del lavoro così come l'efficacia della nostra offerta”, aggiunge Mossa. Poi conclude: “L'interesse che ci arriva da professionisti di elevato standing interessati a entrare in contatto con la nostra realtà e la crescente fiducia dai clienti ci fanno guardare con cauto ottimismo alla crescita dei prossimi mesi”.
Giornalista professionista, è laureata in Politiche europee e internazionali. Precedentemente redattrice televisiva per Class Editori e ricercatrice per il Centro di Ricerca “Res Incorrupta” dell’Università Suor Orsola Benincasa. Si occupa di finanza al femminile, sostenibilità e imprese.

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