Ennio Doris saluta Mediolanum: “Lascio le redini a mio figlio”

Il Cda ha preso atto delle dimissioni dalla carica di presidente e amministratore rassegnate, sottolineando come la sua sostituzione sarà oggetto di future deliberazioni
Doris detiene 46.693.070 diritti di voto (pari al 6,29%), di cui 23.563.070 che riguardano azioni della banca in piena proprietà e 23.130.000 come usufruttuario
“Ho in mente tanti progetti per gli anni a venire, a cominciare dal proseguire sempre più nella direzione della restituzione a chi ne ha bisogno, ai più deboli e meno fortunati”
Gli studi di ragioneria, poi la laurea ad honorem in scienze commerciali e un master ad honorem in banca e finanza. Doris, 81 anni, ha da tempo lasciato le redini operative della banca al primogenito Massimo, che da luglio 2008 ha assunto la carica di amministratore delegato e direttore generale (quest'ultima ricoperta fino al 30 aprile 2014). Dal 1960 al 1968 presso la Banca Antoniana di Padova, ha ricoperto il ruolo di consulente finanziario in Fideuram (Gruppo Imi) dal 1969 al 1971, per poi passare in Dival arrivando a gestire un gruppo di 700 consulenti tra il 1971 e il 1981. Infine, come anticipato in apertura, nel febbraio del 1982 ha dato vita con il Gruppo Fininvest alla rete di intermediazione finanziaria Programma Italia, poi trasformatasi in Banca Mediolanum nel giugno del 1997.