La trasparenza è garantita dalla IV & V direttiva antiriciclaggio sulla titolarità effettiva di società e entità giuridiche e dal Dac6, che prevede l'obbligo a carico degli intermediari e dei professionisti di informare le autorità fiscali in merito a schemi o meccanismi transfrontalieri fiscalmente aggressivi di cui vengano a conoscenza. “Due sono gli organismi di vigilanza sulle società fiduciarie - ha precisato sul tema Laura Paganini, amministratore delegato di Ser-Fid - il Mise e la Banca d'Italia. I ruoli sono distinti: il primo fornisce le autorizzazioni ed entra nel merito della governance e dell'assetto societario della fiduciaria. Banca d'Italia segue, invece, l'antiriciclaggio per l'identificazione della clientela. Vi è poi il monitoraggio fiscale”. Tutto all'insegna della trasparenza.
“Sul tema trasparenza permangono tuttavia delle limitazioni”, come ha fatto notare il presidente dell'Ordine degli Avvocati di Milano, Vinicio Nardo, intervenuto nel corso dei lavori. Secondo un recente parere reso dal suo Ordine, uno studio legale costituito sotto forma di società non può essere partecipato da una società fiduciaria. Le fiduciarie sono espressione anche della libertà degli individui, ma la crescente esigenza di trasparenza che anima la nostra società non può essere limitata.
Al tema trasparenza si affianca quello dell'ampliamento dei servizi disponibili. Tra i nuovi servizi vi è il recupero di imposte pagate all'estero nei fenomeni di doppia imposizione, i servizi online, la gestione della fiscalità sulla giacenza di valute, il monitoraggio consolidato. A questi si aggiunge l'evoluzione dei servizi fiduciari complementari, quali l'attività di organizzazione e revisione aziendale, la gestione del libro soci, la rappresentanza degli azionisti e degli obbligazionisti nelle assemblee societarie, la funzione di trustee e protector, l'escrow account.
Infine fondamentale è la “digital transformation”, ossia la digitalizzazione di servizi già esistenti. Secondo l'ingegnere Sestili, della startup Vincix Finance, l'applicazione delle nuove tecnologie sulle società fiduciarie sarà di forte impatto. L'intelligenza artificiale (IA) e la robotica saranno presto inserite nei sistemi e negli applicativi utilizzati dalle fiduciarie per sostituire il lavoro ripetitivo e a basso valore intellettuale oggi svolto dai dipendenti. Ne beneficeranno anche i rapporti bancari e la loro gestione, considerando che nel breve è previsto un forte incremento di apertura di conti correnti provenienti dai paesi in via sviluppo. Altro elemento importantissimo sarà la blockchain. Questi tre elementi tecnologici cambieranno il modo di gestire le attività e le modalità di lavoro. Si arriverà a brevissimo a una “digitalizzazione” del rapporto e del mandato fiduciario, con beneficio dei clienti, dei professionisti e delle stesse fiduciarie. Il processo è già in corso, i costi di accesso sono bassi e il rischio tecnologico è considerato nullo.