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La scarsa cultura finanziaria e la poca dimestichezza con gli investimenti dei cittadini europei hanno bruciato oltre 800 miliardi di euro tra il 2016 e il 2021. Questo è il conto salato stimato dalla European fund and asset management association (Efama) nel report "Call for action to protect retail investors against inflation" del giugno 2022, secondo cui la causa principale è legata alla tendenza degli europei ad accumulare liquidità sul conto corrente, invece che investirla. All’interno dell’Unione europea, infatti, la quota media di ricchezza detenuta dai risparmiatori sotto forma di liquidità è stata pari al 38.1% nel quinquennio 2016-2021. Secondo i dati dell’Efama, ciò ha esposto i risparmiatori a oltre 166 miliardi di euro l’anno di perdita, a causa della riduzione del potere d’acquisto dovuta all’inflazione.
Con l’aumento dell’inflazione e lo spettro di una recessione questi dati sono destinati a peggiorare, spiegano gli esperti dell’Efama, che sottolineano l’importanza di una maggiore diffusione della cultura finanziaria da parte delle istituzioni e degli operatori del settore finanziario.