Wall Street punta sull'automazione per catturare i giovani banchieri

Goldman ha messo in piedi circa 100 progetti di automazione, sviluppando strumenti che aggiornino automaticamente i grafici delle presentazioni PowerPoint con i dati più recenti in modo tale che i banchieri junior non debbano modificarli manualmente
Moelis sta esaminando in che modo migliorare il processo di generazione di pitch book mostrati ai potenziali clienti. Una strategia che consentirebbe anche di ridurre il numero di banchieri da aggiungere al proprio organico in futuro
“È probabile che l'organico nel settore bancario si ridurrà, aiutato dalla tecnologia”, osserva infatti Mike Mayo, analista bancario di Wells Fargo, ricordando come il mantra del settore sia “stato, rimane e sempre sarà: fare di più con meno”. Anche perché, come anticipato in apertura, “più denaro” non si è tradotto in una maggiore attrazione dei migliori talenti. In questo modo, invece, anziché avere persone che “lavorano di meno” si avranno persone che “lavorano su cose che apprezzano”, dichiara Huw Richards, responsabile globale del digital investment banking di JpMorgan Chase.
Un altro aspetto da considerare, secondo i banchieri, è anche il fatto che i senior tenderebbero a non incoraggiare gli junior a utilizzare strumenti già disponibili. E una parte della spiegazione è legata al tanto decantato approccio di apprendistato dell'investment banking, “con ore estenuanti di lavoro focalizzate su piccoli compiti considerate un rito di passaggio”, scrive il quotidiano economico-finanziario britannico. Ma l'automazione, per altri, non risolverà tutti i problemi. “Alcuni banchieri semplicemente non trascorrono del tempo con i giovani”, aggiunge David Stowell, docente di finanza presso la Kellogg school of management della Northwestern university (che precedentemente ha lavorato nel settore). “Altri, invece, trascorrono del tempo con loro solo quando hanno commesso un errore. In questo modo, si sentono trattati come delle macchine”.