Unicredit, primo trimestre: maxi perdita da 2,7 miliardi

6.5.2020
Tempo di lettura: 3'
Risultati del primo trimestre peggiori delle attese (consensus Bloomberg: -1,95 miliardi) per il gruppo guidato da Jean Pierre Mustier
Unicredit ha archiviato il primo trimestre 2020 con una perdita netta contabile pari a 2,7 miliardi di euro
Il risultato netto risente di alcune poste non operative negative
L'ad Mustier: “Abbiamo tutti gli strumenti per far fronte alle sfide senza precedenti presentate dalla pandemia Covid-19"
Unicredit pubblica i risultati del primo trimestre 2020 registrando una perdita netta contabile di circa 2,7 miliardi di euro, un dato ben peggiore rispetto al consensus degli analisti, che stimavano una perdita di 1,95 miliardi di euro (Bloomberg).
Sul risultato dell'utile netto, si legge nel comunicato ufficiale, hanno impattato poste non operative, rappresentate principalmente da costi di integrazione in Italia (-1,3 miliardi di euro), transazioni relative alla cessione della partecipata turca Yapi Kredi (-1,7 miliardi di euro) e cessioni immobiliari (+ 500 milioni di euro). Per far fronte alle conseguenze legate alla crisi di covid-19, lo scorso 22 aprile, il gruppo aveva inoltre annunciato 900 milioni di euro addizionali di rettifiche su crediti (accantonamenti). “Preferiamo prepararci subito per il peggio” ha affermato in merito alla decisione l'ad di Unicredit, Jean Pierre Mustier, nel corso della conference call per la presentazione dei conti del primo trimestre. “Sulla base delle nostre assunzioni realistiche, stimiamo che il nostro costo del rischio si attesterà nel range 100-120 pb nell'esercizio 2020” ha sottolineato Mustier. L' utile netto sottostante che include le rettifiche su crediti si è attestato a - 58 milioni di euro.
Il margine di interesse a quota 2,5 miliardi di euro ha subito un calo dello 0,5% trimestre su trimestre mentre le commissioni sono cresciute del 5,2% rispetto allo stesso periodo dell'anno precendente. L'impatto del coronavirus, evidenzia il comunicato, è stato visibile a partire dal mese di marzo. Per quanto riguarda la posizione patrimoniale, il Cet1 MDA buffer si è attestato a 436 pb nel primo trimestre (al di sopra del target di 200-250 pb fissato per l'anno fiscale 2020). La società dispone in oltre di un livello di liquidità pari al 143 % alla fine del trimestre.
“Abbiamo tutti gli strumenti per far fronte alle sfide senza precedenti presentate dalla pandemia Covid-19 grazie ai nostri importanti punti di forza e al nostro modello di business focalizzato" ha dichiarato Mustier.
Unicredit ha inoltre annunciato che il piano industriale Team 23 sarà aggiornato e ripresentato al Capital Markets Day che si terrà verso la fine dell'anno o l'inizio dell'anno prossimo al fine di riflettere le attuali condizioni.
Il margine di interesse a quota 2,5 miliardi di euro ha subito un calo dello 0,5% trimestre su trimestre mentre le commissioni sono cresciute del 5,2% rispetto allo stesso periodo dell'anno precendente. L'impatto del coronavirus, evidenzia il comunicato, è stato visibile a partire dal mese di marzo. Per quanto riguarda la posizione patrimoniale, il Cet1 MDA buffer si è attestato a 436 pb nel primo trimestre (al di sopra del target di 200-250 pb fissato per l'anno fiscale 2020). La società dispone in oltre di un livello di liquidità pari al 143 % alla fine del trimestre.
“Abbiamo tutti gli strumenti per far fronte alle sfide senza precedenti presentate dalla pandemia Covid-19 grazie ai nostri importanti punti di forza e al nostro modello di business focalizzato" ha dichiarato Mustier.
Unicredit ha inoltre annunciato che il piano industriale Team 23 sarà aggiornato e ripresentato al Capital Markets Day che si terrà verso la fine dell'anno o l'inizio dell'anno prossimo al fine di riflettere le attuali condizioni.