Banche europee in recupero con Deutsche Bank: come muoversi

Dopo i risultati non incoraggianti di Ubs e Santander, la stagione delle trimestrali bancarie europee è proseguita con due risultati positivi, da parte di Deutsche Bank e Barclays – entrambe in rialzo dopo la presentazione dei conti.
Deutsche, miglior utile pre-tasse da dieci anni
Deutsche Bank ha messo a segno gli utili ante imposte più sostanziosi dell'ultimo decennio a 1,9 miliardi di euro, in aumento del 12%, battendo le stime fissate a 1,7 miliardi. Gli utili al netto delle imposte sono cresciuti dell'8% a 1,3 miliardi di euro. In aumento del 5% anche i ricavi del 5% a 7,7 miliardi di euro, anche se all'interno delle varie divisioni si sono osservate dinamiche contrastanti: il fatturato della Corporate bank è aumentato del 35% annuo a 2 miliardi, così com'è cresciuto quello della Private bank, +10% a 2,4 miliardi. In calo, invece, i ricavi dell'Investment bank (-19% a 2,7 miliardi) e del'asset management a (-14, a 589 milioni). La solidità patrimoniale della banca tedesca, inoltre, è aumentata di 0,2 punti portando il Cet 1 ratio al 13,6%.
"I risultati dimostrano la rilevanza della nostra strategia i sottolineano che siamo sulla buona strada per raggiungere o superare i nostri obiettivi per il 2025", ha dichiarato il ceo di Deutsche Bank, Christian Sewing, vogliamo "aumentare le nostre ambizioni di efficienza operativa, incrementare l'efficienza del capitale per promuovere i rendimenti e sostenere le distribuzioni agli azionisti, e cogliere le opportunità per superare i nostri obiettivi di crescita dei ricavi”.
In questa luce potrebbero essere interpretati i nuovi tagli al personale annunciati dalla banca, che contribuiranno all'obiettivo di risparmiare 2,5 miliardi di euro. Le professionalità che saranno oggetto degli esuberi, circa 800, saranno sacrificate dalle posizioni senior non a diretto contatto con i clienti, ha fatto sapere la banca senza specificare più nel dettaglio.
Per quanto riguarda la remunerazione degli azionisti, ha affermato Sewing, “la forte generazione di capitale organico ci permette di riaffermare il nostro impegno nelle distribuzioni e ci stiamo preparando a condurre ulteriori riacquisti di azioni nel corso dell'anno".
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Barclays, dopo i conti il titolo guadagna il 6,5%
Nel frattempo, la britannica Barclays ha superato le attese realizzando 1,78 miliardi di sterline di utili nel primo trimestre, in aumento di oltre il 27% rispetto all'anno precedente; i ricavi sono cresciuti dell'11% a 7,2 miliardi di sterline (oltre i 6,8 previsti). Il Rote, un indicatore chiave per la redditività per gli azionisti, è migliorato dall'11,5 al 15%. Fra le note positive per Barclays compare anche la performance del trading dei prodotti a reddito fisso, che hanno generato ricavi in aumento del 9% a 1,8 miliardi di sterline, un balzo superiore alla media delle banche concorrenti.
Il recupero delle banche europee di giovedì
Dopo due giornate in rosso, l'indice settoriale bancario europeo, l'Euro Stoxx Banks, riprende quota (+1,03%) con il forte contribuito di Deutsche Bank, secondo miglior titolo dell'indice con un rialzo del 2,52%. La caduta subita dal settore dopo il fallimento della Silicon Valley Bank e l'attesa che le condizioni favorevoli al business determinate dal rialzo dei tassi si sarebbero ridotte non ha permesso di recuperare i livelli che l'indice aveva raggiunto a inizio marzo – rispetto al picco il calo si è ridotto da un massimo superiore al 19% al -11,7% attuale. Il comparto, comunque, rimane valutato al di sopra dei suoi livelli pre-covid. Nel listino italiano Ftse Mib sono svettati tre titoli bancari fra i migliori rialzi di giornata: Mps (+4,35%), Bper (+4%) e Unicredit (+3,54%).