Soc Gen, trimestrale da incubo e cambio ai vertici

4.8.2020
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L'amministratore delegato perde due vice. Il gruppo francese non sembra navigare in buone acque: a dimostrarlo, anche i dati relativi al secondo trimestre 2020: registrate perdite per 1,26 miliardi di euro e utili per 70 milioni (dimezzate rispetto allo stesso periodo del 2019).
Entro la fine dell'anno lasceranno il Gruppo Severin Cabannes e Philippe Heim
“Insieme, ci concentreremo sull'accelerazione della trasformazione della nostra attività per servire meglio i nostri clienti, in particolare nei mercati dei capitali e delle attività bancarie al dettaglio, in un contesto economico colpito dalla crisi di Covid" (Oudéa)
Severin Cabannes, vicedirettore generale di Societe Generale, lascerà il suo incarico alla fine del 2020 per andare in pensione. Anche il vice amministratore delegato, Philippe Heim, a capo del settore bancario retail internazionale, servizi finanziari e assicurativi, lascerà presto. Cosa sta succedendo a Societè Generale?
Dalla banca fanno sapere che il nuovo team avrà due vice ceo invece di quattro e verrà creato un nuovo ruolo di vicedirettore generale. Il vice ceo Philippe Aymerich sostituirà Heim e vedrà il suo mandato esteso a tutte le attività bancarie retail e al credito al consumo internazionali. Société Générale sta facendo pulizia ai piani alti, dopo aver annunciato per giugno il peggior trimestre in oltre 10 anni.
Lunedì la terza banca francese ha dichiarato perdite per 1,26 miliardi di euro a giugno - rispetto all'utile netto di poco più di un miliardo nello stesso periodo del 2019. SocGen ha accantonato 650 milioni per possibili perdite di credito, a cui si aggiungono due grandi ammortamenti contabili. Al netto di queste operazioni, l'utile netto è risultato pari a 70 milioni di euro, in calo significativo rispetto ai 1,35 miliardi di euro del primo trimestre dell'anno scorso. Il margine di intermediazione bancaria si e' ristretto del 16% a 5,3 miliardi. Questa nuova organizzazione ai vertici va a dimezzare (da quatro a due) il numero di persone che fanno capo all'amministratore delegato Frédéric Oudéa – uno dei manager più noti in Francia. “Volevo riunire un rinnovato management team con competenze bancarie diversificate e rafforzate”, ha dichiarato Oudéa al Financial Times. “Insieme, ci concentreremo sull'accelerazione della trasformazione della nostra attività per servire meglio i nostri clienti, in particolare nei mercati dei capitali e delle attività bancarie al dettaglio, in un contesto economico colpito dalla crisi di Covid." Come le banche di tutto il continente, SocGen ha stanziato miliardi di euro per coprire potenziali perdite sui prestiti in sofferenza derivanti dalla crisi del coronavirus – ma a differenza di altri, non ha saputo approfittare della volatilità registrata sui mercati nei primi mesi del lockdown.
Da tempo si parla di SocGen come potenziale target di acquisizioni – risale a qualche anno fa la discussione per una possibile fusione con Unicredit.
La trimestrale di Soc Gen
Lunedì la terza banca francese ha dichiarato perdite per 1,26 miliardi di euro a giugno - rispetto all'utile netto di poco più di un miliardo nello stesso periodo del 2019. SocGen ha accantonato 650 milioni per possibili perdite di credito, a cui si aggiungono due grandi ammortamenti contabili. Al netto di queste operazioni, l'utile netto è risultato pari a 70 milioni di euro, in calo significativo rispetto ai 1,35 miliardi di euro del primo trimestre dell'anno scorso. Il margine di intermediazione bancaria si e' ristretto del 16% a 5,3 miliardi. Questa nuova organizzazione ai vertici va a dimezzare (da quatro a due) il numero di persone che fanno capo all'amministratore delegato Frédéric Oudéa – uno dei manager più noti in Francia. “Volevo riunire un rinnovato management team con competenze bancarie diversificate e rafforzate”, ha dichiarato Oudéa al Financial Times. “Insieme, ci concentreremo sull'accelerazione della trasformazione della nostra attività per servire meglio i nostri clienti, in particolare nei mercati dei capitali e delle attività bancarie al dettaglio, in un contesto economico colpito dalla crisi di Covid." Come le banche di tutto il continente, SocGen ha stanziato miliardi di euro per coprire potenziali perdite sui prestiti in sofferenza derivanti dalla crisi del coronavirus – ma a differenza di altri, non ha saputo approfittare della volatilità registrata sui mercati nei primi mesi del lockdown.
Da tempo si parla di SocGen come potenziale target di acquisizioni – risale a qualche anno fa la discussione per una possibile fusione con Unicredit.