La ristrutturazione manda in rosso la trimestrale di Deutsche

24.7.2019
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La banca di Francoforte sconta i costi dell'importante piano di ristrutturazione annunciato a inizio luglio. Nel secondo trimestre del 2019 l'utile è risultato negativo per 3,1 miliardi. Il titolo in Borsa ha chiuso a 6,99 euro, in calo di quasi 2 punti percentuali, dopo aver toccato un minimo a 6,74 euro
Nel secondo trimestre del 2019 Deutsche Bank registra 3,1 miliardi di perdite
Gli oneri di trasformazione strategica ammontano a 3,4 miliardi
Tolti questi costi, l'utile netto del secondo trimestre sarebbe stato di 231 milioni di euro e l'utile ante imposte di 441 milioni
Nel secondo trimestre il gruppo Deutsche Bank registra una perdita netta per 3,1 miliardi di euro a causa degli oneri di trasformazione strategica che sono costati all'istituto tedesco 3,4 miliardi, un dato significativo specie se confrontato con l'utile di giugno 2018 che era stato pari a 401 milioni di euro. Senza gli importanti lavori di ristrutturazione, che prevedono complessivamente il taglio di 18mila posti di lavoro e costi totali per 5 miliardi, l'utile netto del secondo trimestre sarebbe stato di 231 milioni, comunque inferiore ai 373 milioni previsti dagli analisti. Queste spese di trasformazione non hanno però avuto alcun impatto sul capitale Cet1 che rimane solido ed è pari al 13,4%.
I ricavi netti sono stati di 6,2 miliardi di euro nel trimestre, in calo del 6% rispetto allo scorso anno: in particolare, i ricavi della Corporate & investment bank (Cib) sono stati di 2,9 miliardi (-18%), mentre quelli della Private & commercial bank (Pcb) sono diminuiti del 2%. Bene invece l'asset management che in un anno ha visto crescere i ricavi del 6%.
Nei primi sei mesi, intanto, la crescita dei prestiti è stata di 14 miliardi di euro, mentre gli asset under management (AuM) sono aumentati di 88 miliardi di euro nel semestre e di 18 miliardi nel trimestre, inclusi 9 miliardi di euro di afflussi netti.
Se ancora una volta si escludono le spese straordinarie per la ristrutturazione, i costi rettificati calano del 4%, registrando il sesto trimestre consecutivo di riduzione su base annua per i prelievi bancari.
I ricavi netti sono stati di 6,2 miliardi di euro nel trimestre, in calo del 6% rispetto allo scorso anno: in particolare, i ricavi della Corporate & investment bank (Cib) sono stati di 2,9 miliardi (-18%), mentre quelli della Private & commercial bank (Pcb) sono diminuiti del 2%. Bene invece l'asset management che in un anno ha visto crescere i ricavi del 6%.
Nei primi sei mesi, intanto, la crescita dei prestiti è stata di 14 miliardi di euro, mentre gli asset under management (AuM) sono aumentati di 88 miliardi di euro nel semestre e di 18 miliardi nel trimestre, inclusi 9 miliardi di euro di afflussi netti.
Se ancora una volta si escludono le spese straordinarie per la ristrutturazione, i costi rettificati calano del 4%, registrando il sesto trimestre consecutivo di riduzione su base annua per i prelievi bancari.
Il ceo Sewing

Christian Sewing - ceo DeutscheBank
“Abbiamo già adottato misure significative per attuare la nostra strategia di trasformazione di Deutsche Bank – commenta il ceo Christian Sewing - Questi si riflettono nei nostri risultati. Una parte sostanziale dei nostri costi di ristrutturazione è già stata digerita nel secondo trimestre. Escludendo le spese di trasformazione, la banca sarebbe redditizia e nelle nostre attività più stabili i ricavi sarebbero rimasti piatti o in crescita. Questo, combinato con la nostra solida posizione patrimoniale e di liquidità, ci offre una solida base per la crescita”.