Brevetti, Ue verso nuove regole per le pmi. Le novità dal 1° giugno

Rita Annunziata
28.4.2023
Tempo di lettura: 3'
Verso un’armonizzazione delle regole sui brevetti. Le proposte della Commissione europea integreranno il sistema del brevetto unitario, che sarà operativo dal 1° giugno 2023

Le proposte della Commissione ruotano intorno a tre aree chiave: i brevetti essenziali standard, la concessione obbligatoria di licenze in situazioni di crisi e la revisione del regime sui certificati di protezione complementare

Integreranno il Sistema del brevetto unitario, che diventerà operativo dal 1° giugno 2023 creando uno sportello unico per la protezione e l’applicazione dei brevetti all’interno del territorio dell’Unione

Unione europea verso un’armonizzazione delle norme sulla proprietà intellettuale. Nella giornata del 27 aprile la Commissione ha proposto un pacchetto legislativo per aiutare le imprese, in particolare le pmi, a sfruttare al meglio le loro invenzioni e le nuove tecnologie e “contribuire alla competitività e alla sovranità tecnologica dell’Ue”, si legge in una nota ufficiale. Le nuove regole, che dovranno passare al vaglio di Parlamento e Consiglio prima di entrare in vigore, integreranno il Sistema del brevetto unitario che diventerà operativo dal 1° giugno 2023.


Proprietà intellettuale: le proposte della Commissione Ue

Le proposte della Commissione ruotano intorno a tre aree chiave: i brevetti essenziali standard (Sep), la concessione obbligatoria di licenze in situazioni di crisi e la revisione del regime sui certificati di protezione complementare. I brevetti essenziali standard proteggono le tecnologie dichiarate essenziali per l’attuazione di uno standard tecnico, standard che riguardano per esempio la connettività (5G, Wi-Fi e Bluetooth) o la compressione e decompressione audio/video. Il quadro proposto punta a una maggiore trasparenza sui portafogli Sep, introducendo un registro delle Sep, una banca dati, misure di sostegno alle piccole e medie imprese e l’istituzione di un centro di competenza presso l’Ufficio dell’Unione europea per la proprietà intellettuale (Euipo). L’obiettivo è garantire che proprietari ed esecutori degli standard vendano prodotti in Ue e siano competitivi sui mercati globali e che gli utenti finali, incluse le pmi, beneficino di tali prodotti a prezzi equi e ragionevoli.


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Le licenze obbligatorie dei brevetti permettono invece a un governo di autorizzare l’uso di un’invenzione brevettata senza il consenso del titolare del brevetto. Il problema, spiega la Commissione, è che attualmente esistono 27 regimi nazionali di licenze obbligatorie che rischiano di essere fonte di incertezza giuridica sia per i titolari che per gli utenti di diritti di proprietà intellettuale. La nuova proposta punta alla creazione di un nuovo strumento per la concessione obbligatoria di licenze a livello europeo, in modo da garantire l’accesso a prodotti e tecnologie fondamentali brevettati in caso di crisi. Quanto infine ai certificati di protezione complementare (titoli che permettono di prolungare la durata di un brevetto di base relativo a uno specifico prodotto medicinale o fitosanitario, ndr), la Commissione intende introdurre una procedura d’esame centralizzata attuata dell’Euipo; in questo modo, la singola domanda sarà sottoposta a un unico processo d’esame per la concessione di certificati nazionali per ciascuno Stato membro coinvolto o per la concessione di un certificato unitario.


Brevetti, verso un fondo dedicato alle pmi. I vantaggi

Parallelamente, si parla di un Fondo Ue per le pmi che offrirà nuovi servizi di voucher relativi ai brevetti europei, che permetteranno alle piccole e medie imprese di risparmiare fino a 1.500 euro sui costi di registrazione dei brevetti e 225 euro sulla registrazione di nuove varietà vegetali per ogni domanda. Intanto, come anticipato in apertura, qualora approvate le nuove proposte andranno a integrare il Sistema di brevetto unitario che entrerà in vigore il 1° giugno 2023 creando uno sportello unico per la protezione e l’applicazione dei brevetti all’interno del territorio dell’Unione.


Sistema di brevetto unitario: cosa cambia dal 1° giugno

Come spiegato sul sito dell’European patent office (Epo), oggi “un inventore può proteggere un’invenzione attraverso un brevetto nazionale o un brevetto europeo. L’Epo esamina le domande di brevetto europeo a livello centrale, risparmiando agli inventori i costi delle domande nazionali parallele e garantendo al contempo un’elevata qualità dei brevetti rilasciati. Tuttavia, i brevetti europei rilasciati devono essere convalidati e mantenuti individualmente in ogni paese in cui hanno effetto”. Un processo potenzialmente “molto costoso”, si legge. Si parla di costi diretti e indiretti, come quelli di traduzione, di rappresentanza, le tasse di convalida (dovute in alcuni paesi per la pubblicazione delle traduzioni) e i costi legali di gestione del brevetto. Il brevetto unitario interviene in tal senso, snellendo le procedure di convalida nazionali. Infatti, a partire dal 1° giugno 2023, sarà possibile ottenere contemporaneamente la protezione brevettuale nei 25 paesi europei aderenti all’iniziativa - Italia, Francia, Germania, Paesi Bassi, Belgio, Lussemburgo, Polonia, Malta, Cipro, Grecia, Svezia, Danimarca, Finlandia, Estonia, Lettonia, Lituania, Repubblica ceca, Repubblica slovacca, Slovenia, Portogallo, Austria, Romania, Bulgaria, Ungheria e Irlanda - tramite il pagamento di un’unica tassa di rinnovo all’Epo.

Giornalista professionista, è laureata in Politiche europee e internazionali. Precedentemente redattrice televisiva per Class Editori e ricercatrice per il Centro di Ricerca “Res Incorrupta” dell’Università Suor Orsola Benincasa. Si occupa di finanza al femminile, sostenibilità e imprese.

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