Intermediazione titoli: ecco le banche e le Sim più attive in Italia

In termini di controvalore delle azioni scambiate FinecoBank si mantiene stabile al primo posto con una quota del 25,7%
Se si parla di scambi di obbligazioni la classifica in termini di controvalore continua ad essere dominata da Banca Akros (con una quota del 29,7%) seguita da Intesa Sanpaolo (23,4%)
FinecoBank si conferma in testa nel primo semestre 2022, per numeri e controvalore dei titoli azionari comprati e venduti per conto di terzi, anche se all'interne delle varie classifiche realizzate da Assosim un po' di movimento c'è, rispetto allo setesso periodo del 2021.
In termini di controvalore delle azioni scambiate FinecoBank si mantiene stabile al primo posto con una quota del 25,7%, allo stesso tempo, però, Intesa Sanpaolo (sempre seconda) ha guadagnato terreno passando da una quota del 12,3 a una del 16,1%. Chiude il podio Banca Akros, in accelerazione dal 9 al 10,2%, seguita da Equita (salita dal 6,8 al 7,3%).
La classifica calcolata sulla base del numero di ordini vede in testa gli stessi nomi, anche se con percentuali leggermente diverse, con FinecoBank al 23,2%, Intesa Sanpaolo al 17,2% (con un buon rialzo dal 13,6% dell'anno scorso) e Banca Akros al 9,3%.
Se si parla di scambi di obbligazioni la classifica in termini di controvalore continua ad essere dominata da Banca Akros (con una quota del 29,7%) seguita da Intesa Sanpaolo (23,4%) ed Equita (8,6%). Sorpasso, rispetto al primo semestre 2021, per Intesa Sanpaolo che ha conquista la vetta per numero di scambi di titoli obbligazionari (con una quota del 29,3% dal 22,7% del primo semestre 2021) davanti a Banca Akros (23,1%) e FinecoBank (9,5%).
Rispetto al primo semestre del 2021, ha fatto sapere Assosim, il controvalore totale degli scambi sul mercato azionario di Borsa Italiana è aumentato dell’8,52% a un totale di 337 miliardi di euro; in crescita anche il numero delle operazioni, che con 45 milioni, hanno visto un aumento del 4,56%. E' aumentata, poi, la concentrazione degli scambi di Borsa Italiana sul listino principale che ha attirato l'89,1% del trading totale (contro l'86,6% del primo semestre 2021).
Superiore alla media la crescita dei controvalori scambiati sul mercato azionario dedicato alle piccole imprese l'Euronext Growth Milan (già Aim Italia), con un aumento del 10,8%% a 2,1 miliardi.
In declino, invece, gli scambi sul mercato obbligazionario (Mot) i cui controvalori si sono ridotti del 17,66% nel confronto fra i due primi semestri, con scambi pari circa a 75 miliardi di euro.
La ritrovata volatilità di mercato nel primo semestre 2022, segnata dai ribassi di azioni e bond, ha dato slancio agli scambi di derivati: “era dalla fine dell’anno 2018 che il mercato IDEM non faceva registrare una performance positiva in termini di contratti conclusi”, ha fatto notare Assosim. Quando lo scenario si fa particolamente incerto, infatti, i derivati sono strumenti che aiutano a moderare il rischio (anche se sono diventati noti al grande pubblico soprattutto per gli usi di tipo speculativo).