Amazon vola alto: via libera ai droni di Prime Air

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Il colosso di Jeff Bezos ha ricevuto l'ok da parte della Federal aviation administration. Ora potrà fare consegne con la sua flotta di droni. Intanto gli occhi vanno ai numeri: un mercato da 100 miliardi di dollari

Lo scorso lunedì, Amazon ha ottenuto dalla Federal aviation administration (autorità regolatrice dei voli Usa) il via libera per il delivery via drone

Il nuovo servizio punta alla consegna  entro 30 minuti dall'ordine in tutto il mondo, ma l'azienda non è ancora pronta per lanciare il servizio su larga scala e la tecnologia è ancora in fase di testing

L'intervista a Paola Olivares, direttore dell'Osservatorio Droni del Politecnico di Milano

Droni che volano sopra le città per portarti quello che hai ordinato online. E in soli 30 minuti. Una scena da film di fantascienza che oggi è un passo più vicina alla realtà, per un mercato da 100 miliardi di dollari (il dato si riferisce alle stime di Goldman Sachs tra il 2016 e il 2020).

Lo scorso lunedì, Amazon ha ottenuto dalla Federal aviation administration (autorità regolatrice dei voli Usa) una certificazione che autorizza la big tech a trasportare oggetti su piccoli droni “oltre la distanza visibile” all'operatore. Il via libera dell'authority, che ha definito Amazon Prime Air (la compagnia aerea di Amazon) un “vettore aereo”, consentirà al colosso dell'e-commerce di avviare il servizio in via sperimentale e “consegnare i pacchi ai clienti in modo sicuro ed efficiente”, ha chiarito l'agenzia.  “Questa certificazione è un importante passo avanti per Prime Air e indica la fiducia della Faa nelle procedure operative e di sicurezza di Amazon per un servizio di delivery con droni autonomi che un giorno consegneranno pacchi ai nostri clienti in tutto il mondo” ha dichiarato David Carbon, vice presidente di Prime Air.
Ma la strada è ancora lunga. Amazon ha fatto sapere che l'azienda non è ancora pronta per effettuare consegne via drone su larga scala e che la tecnologia è ancora in fase di testing. “Continueremo a sviluppare e perfezionare la nostra tecnologia per integrare completamente i droni di consegna nello spazio aereo e lavoreremo a stretto contatto con la Faa e altri regolatori in tutto il mondo per realizzare la nostra visione della consegna di 30 minuti” ha aggiunto Carbon. Il servizio sarà disponibile in aree a bassa densità abitativa e per le consegne di pacchi con un peso non superiore a circa 2,26 kg (5 lbs).

C'è da dire che Amazon non è l'unica azienda ad aver ricevuto il via libera dall' Faa per le consegne via drone. La licenza è stata infatti ottenuta precedentemente dalla controllata di Alphabet, Wing, e da UPS. Tuttavia, Amazon può essere considerato un pioniere delle consegne con i droni, con le prime sperimentazioni che risalgono al 2013.

Droni: un mercato pronto al decollo?

Il mercato dei droni, spiega a We Wealth Paola Olivares, direttore dell'Osservatorio Droni del Politecnico di Milano, può essere suddiviso in tre comparti: militare, consumer e professionale. Stando alle ultime stime fornite dall' Osservatorio, in Italia, il segmento professionale (quello legato alle applicazioni commerciali e civili) valeva 100 milioni di euro nel 2018 . Un dato che riflette un mercato ancora “economicamente modesto” commenta la Olivares. Per dare un'idea del potenziale dei droni, Goldman Sachs, ha stimato che il settore raggiungerà i 100 miliardi di dollari entro il 2020 (13 miliardi per il mercato professionale).

Analizzando il mercato, spiega la Olivares, sono emerse 3 principali caratteristiche:

1.  Il mercato è giovane

Sono due i dati principali che confermano il fatto che, quello dei droni, è un mercato ancora poco maturo. Il primo, evidenzia la Olivares, è che, il 45% delle 700 imprese italiane della filiera civile dei droni censite dall'Osservatorio, sono nate tra il 2013 e il 2017. Il secondo è che si tratta principalmente di realtà di piccole o piccolissime dimension ( il 77% ha meno di 10 dipendenti).

2. Il mercato è poco diversificato

“Se andiamo a guardare i sei principali ruoli delle aziende all'interno della filiera (produttori hardware, software e payload, distributori, integratori, operatori), l'86% è costituito da operatori che offrono servizi a terzi utilizzando mezzi propri o a noleggio” spiega la Olivares, sottolineando la limitata diversificazione del mercato.

3. Il mercato ha un alto potenziale

“Quando abbiamo condotto l'ultima indagine, oltre due terzi degli operatori intervistati si aspettava un mercato in forte crescita nei i prossimi 3 anni” precisa la direttrice dell'Osservatorio. “Oltre a questo, più della metà delle aziende intervistate evidenziava un significativo sviluppo negli ultimi 12 mesi”.

“Guardando al futuro del mercato, attualmente è difficile fare previsioni. La pandemia ha ribaltato le carte in tavola, dando impulso a diversi settori tra cui quello delle consegne e la notizia di Amazon ne è una conferma” conclude la Olivares.

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