Fondi Esg, a 6 investitori su 10 non sono mai stati proposti

Alberto Battaglia
29.11.2021
Tempo di lettura: 5'
I clienti desiderano sempre più esporsi alla finanza Esg in Italia e in Europa, e considerano il consulente come la loro fonte primaria

Una nuova indagine di Nordea, condotta in cinque Paesi europei fra cui l'Italia, ha messo in luce come l'interesse degli investitori verso la finanza green sia in aumento

Dai consulenti ci si aspettano informazioni chiare e una maggiore offerta di prodotti sostenibili di reale impatto. Ma in Italia il 58% dei risparmiatori non ha mai ricevuto alcuna proposta Esg dal suo advisor

L'importanza dell'investimento Esg è destinata a crescere ulteriormente in Europa: nei prossimi 12 mesi il 71% degli investitori europei e il 75% di quelli italiani programma di incrementare la propria esposizione verso prodotti sostenibili – e oltre otto su dieci, in Italia, l'ha già fatto nel corso dell'ultimo anno.

Per il momento, però, una fetta consistente non ha mai ricevuto una soluzione Esg da parte del suo consulente: lo afferma il 62% degli europei e il 58% degli italiani. E quanto emerge da una nuova indagine di Nordea, condotta da CoreData research su 1200 investitori in cinque Paesi europei, fra cui l'Italia.

Per i professionisti, insomma, le opportunità per il collocamento di prodotti sostenibili sembrano in crescita. Il prossimo agosto, inoltre, entrerà in vigore la modifica della Mifid, con la quale le preferenze in materia di investimenti “green” espresse dal cliente dovranno essere soddisfatte da strumenti finanziari aderenti ai criteri di riferimento del settore.
La responsabilità attribuita ai consulenti finanziari quando si parla di educazione al mondo Esg sembra elevata: il 73% degli europei e il 79% degli italiani considera il proprio advisor come la sua principale fonte in materia. Inoltre, il 98% dei risparmiatori sondati nella Penisola afferma di fidarsi delle conoscenze del proprio consulente nel campo Esg.

A queste evidenze si associa, da parte degli investitori, la sensazione di avere una preparazione insufficiente in materia di finanza sostenibile: lo afferma il 39% degli europei e il 44% degli italiani intervistati. Ed è proprio questa carenza nelle conoscenze a costituire la principale barriera per i risparmiatori che ancora non hanno acquistato un prodotto Esg. Di conseguenza, l'81% degli intervistati (l'87% in Italia) desidera spiegazioni chiare su prodotti e terminologie Esg e il 73% (il 78% in Italia) desidera anche ricevere più offerte di strumenti sostenibili.
Il problema dei costi mediamente più elevati ha frenato, invece, il 23% del campione – in netta diminuzione rispetto al 34% emerso nel sondaggio effettuato nel 2020.
“Oltre tre quarti degli investitori italiani al dettaglio intervistati hanno classificato il proprio consulente finanziario come la principale fonte di informazioni Esg, “ciò rappresenta una reale opportunità per i consulenti finanziari", afferma Francois Passant, Esg leader presso Nordea asset management, “per cogliere questa opportunità, il sondaggio rivela la necessità di migliorare le proprie conoscenze Esg e il modo in cui spiegano ai clienti gli elementi essenziali e i prodotti Esg. E' qui che la partnership con società di gestione in grado di dimostrare una lunga esperienza Esg e di offrire prodotti e supporto può fare la differenza".

Per orientare al meglio la comunicazione con il cliente è utile tenere a mente che la maggioranza degli investitori (54%) è interessata agli investimenti sostenibili nella misura in cui essi contribuiscono a risolvere alcune sfide socio-economiche, a partire dal cambiamento climatico. Le considerazioni strettamente finanziarie, in questo ambito, vanno in second'ordine: diversificazione (il 41% ha scelto l'Esg per questa ragione), gestione del rischio (26%), ritorni più elevati (26%).

 

 
Responsabile per l'area macroeonomica e assicurativa. Giornalista professionista, è laureato in Linguaggi dei media e diplomato in Giornalismo all'Università Cattolica

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