Assogestioni, per la raccolta è stato il miglior semestre dal 2017

31.8.2021
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Gli investitori hanno puntato di più sui fondi bilanciati nel secondo trimestre, anche se restano in testa i fondi azionari
Nel secondo trimestre la raccolta netta si è attestata a 21,5 miliardi di euro, portando il totale del semestre oltre i 51 miliardi
Il patrimonio gestito ha aggiornato il proprio massimo storico a 2.520 miliardi di euro
L'industria del risparmio gestito ha realizzato il miglior semestre dal 2017 nella prima metà dell'anno, consolidando nel periodo aprile-giugno il trend positivo della raccolta già osservato nel primo trimestre. Secondo i dati pubblicati il 31 agosto da Assogestioni, le sottoscrizioni registrate dal sistema nel 2° trimestre ammontano a 21,5 miliardi di euro, che hanno portato il saldo dei primi sei mesi del 2021 oltre quota 51 miliardi.
In particolare, sono stati fondi aperti ad aver registrato la migliore raccolta nel secondo quarto dell'anno, con 17 miliardi complessivi. All'interno di questa macrocategoria hanno attirato nuove risorse, in primo luogo, i fondi azionari (+8,4 miliardi), seguiti dai bilanciati (+7,7 miliardi) e dagli obbligazionari (+3 miliardi). Rispetto al primo trimestre, tuttavia, l'orientamento dei risparmiatori si è fatto un po' più prudente, con un maggiore equilibrio fra la raccolta dei fondi azionari e bilanciati – laddove nel primo trimestre avevano dominato i primi sui secondi, con una raccolta netta superiore di circa di tre volte.
In particolare, sono stati fondi aperti ad aver registrato la migliore raccolta nel secondo quarto dell'anno, con 17 miliardi complessivi. All'interno di questa macrocategoria hanno attirato nuove risorse, in primo luogo, i fondi azionari (+8,4 miliardi), seguiti dai bilanciati (+7,7 miliardi) e dagli obbligazionari (+3 miliardi). Rispetto al primo trimestre, tuttavia, l'orientamento dei risparmiatori si è fatto un po' più prudente, con un maggiore equilibrio fra la raccolta dei fondi azionari e bilanciati – laddove nel primo trimestre avevano dominato i primi sui secondi, con una raccolta netta superiore di circa di tre volte.
Al contrario, hanno invertito la rotta i fondi monetari la cui raccolta netta è stata negativa per 985 milioni, dopo un primo trimestre positivo (+1,39 miliardi); inoltre, la tendenza negativa è proseguita per i flessibili (-918 milioni, dopo -2,7 miliardi nel primo trimestre).
Le gestioni di portafoglio hanno messo a segno una raccolta netta positiva da oltre 3 miliardi, spinta dai flussi entrati nelle GP retail (+2,8 miliardi). Il patrimonio gestito ha aggiornato il proprio massimo storico a 2.520 miliardi di euro, con oltre la metà delle masse (51,2%) investita nelle gestioni collettive. “Nel trimestre si registrano numeri positivi anche sui Piani Individuali di Risparmio”, ha fatto sapere Assogestioni, precisando che i “Pir tradizionali hanno raccolto 106 milioni di euro, a cui si aggiungono per la prima volta flussi in entrata significativi relativi ai Pir alternativi (349 milioni).
Le gestioni di portafoglio hanno messo a segno una raccolta netta positiva da oltre 3 miliardi, spinta dai flussi entrati nelle GP retail (+2,8 miliardi). Il patrimonio gestito ha aggiornato il proprio massimo storico a 2.520 miliardi di euro, con oltre la metà delle masse (51,2%) investita nelle gestioni collettive. “Nel trimestre si registrano numeri positivi anche sui Piani Individuali di Risparmio”, ha fatto sapere Assogestioni, precisando che i “Pir tradizionali hanno raccolto 106 milioni di euro, a cui si aggiungono per la prima volta flussi in entrata significativi relativi ai Pir alternativi (349 milioni).
I fondi azionari nel dettaglio
Anche se in una misura più contenuta, i fondi azionari si sono confermati i più apprezzati dai risparmiatori anche nel secondo trimestre; rispetto alla prima parte del 2021, tuttavia, alcune sottocategorie hanno perso attrattiva.
In particolare, i fondi azionari focalizzati sul mercato americano, dopo una raccolta positiva di 744 milioni nel primo trimestre, ne hanno ceduti 110 nel secondo. Ancor più marcata la flessione degli azionari emergenti, che hanno perso masse per 773,8 milioni (dopo una raccolta positiva da 410 milioni nel primo quarto del 2021).
A guidare il comparto dei fondi azionari si confermano gli internazionali, la cui raccolta è accelerata a 3,071 miliardi di euro (da 2,139 miliardi).
A livello di settori, ha rallentato, ma resta il più rilevante quello dei fondi azionari dedicati all'energia (826 milioni di euro). Frenata ancor più brusca per gli azionari dedicati al settore salute, che da una raccolta positiva da oltre 1 miliardo sono passati a +282 milioni.