Effetto tassi: frenano le emissioni obbligazionarie

Alberto Battaglia
28.4.2022
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Nel comparto non finanziario corporate la riduzione delle emissioni obbligazionarie nel primo trimestre è arrivata al 30%

Nel comparto non finanziario corporate la riduzione delle emissioni obbligazionarie nel primo trimestre è arrivata al 30%, ha calcolato S&P Global Ratings

L'emissione di obbligazioni verdi a livello globale nei tre mesi terminati il 31 marzo è scesa del 34,63% su base annua a 83,8 miliardi di dollari, secondo la Climate Bonds Initiative

Il primo trimestre del 2022 non è stato segnato solo dal peggior drawdown del comparto obbligazionario mai visto in decenni. Le nuove obbligazioni messe in circolazione, le emissioni primarie, si sono decisamente ridotte rispetto a un anno prima. Con l'aumento dei tassi d'interesse, infatti, le aziende trovano assai molto meno conveniente finanziarsi attraverso il canale obbligazionario.

Ad attestare la portata del fenomeno è un nuovo rapporto di S&P Global Ratings, secondo il quale nel primo trimestre del 2022 le emissioni globali di bond si sono ridotte del 3,7% anno su anno, a 2.200 miliardi di dollari. I cali maggiori si sono concentrati nei settori non finanziari, le cui emissioni sono crollate del 30% e nella finanza pubblica statunitense (-16%). A compensare parzialmente il dato complessivo ci sono gli incrementi osservati nella finanza strutturata (+49%) e nei servizi finanziari (+1,8%). Queste cifre, ha precisato, l'agenzia di rating, coprono solo il debito a lungo termine (scadenze superiori a un anno) ed escludono il debito emesso da organizzazioni sovranazionali.

Il fenomeno è stato particolarmente forte nel comparto dei green bond, le emissioni obbligazionarie che finanziano progetti di carattere sostenibile da parte di aziende e amministrazioni. L'emissione di obbligazioni verdi a livello globale nei tre mesi terminati il 31 marzo è scesa del 34,63% su base annua a 83,8 miliardi di dollari, secondo la Climate Bonds Initiative. "L'ambiente di tassi in aumento pregiudica i rendimenti delle obbligazioni e l'emissione primaria, e poiché la maggiore qualità del credito del mercato delle obbligazioni verdi lo rende molto sensibile ai cambiamenti dei tassi di interesse, il mercato delle obbligazioni verdi è in calo", ha commentato Mitch Reznick, capo del reddito fisso sostenibile per Federated Hermes.
“Crediamo che i tassi più alti, la volatilità e l'event risk faranno sì che le emissioni non raggiungeranno i livelli del 2021 nella maggior parte delle classi di attività”, ha scritto S&P, “anche se i mercati hanno anticipato l'aumento dei tassi attraverso i rendimenti delle obbligazioni governative e societarie, se l'aspettativa mediana di altri 200-225 punti base di aumenti del tasso dei Fed funds si dimostrerà corretta entro la fine dell'anno, ciò potrebbe implicare un certo spazio per ulteriori aumenti dei rendimenti delle obbligazioni societarie”.

La previsione dell'agenzia di rating è che per il comparto non finanziario le emissioni obbligazionarie si ridurranno del 12% nel 2022, in particolare nel comparto corporate (aziendale). “Con i tassi d'interesse ancora in aumento, potrebbe essere necessario un po' di tempo perché i mercati trovino la loro nuova normalità, laddove gli emittenti si sentiranno a proprio agio nel tornare ad un ritmo più tipico di emissione o a recuperare il tempo perduto, in particolare nelle regioni sviluppate”.
Responsabile per l'area macroeonomica e assicurativa. Giornalista professionista, è laureato in Linguaggi dei media e diplomato in Giornalismo all'Università Cattolica
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