Spendere, investire e risparmiare

26.1.2022
Tempo di lettura: 2'
Lavoriamo nel mondo finanziario eppure usiamo il lessico tecnico a sproposito. Spesso ci lamentiamo di non venir compresi dai clienti quando spieghiamo qualche prodotto 'Eppure sono stato chiaro: ho elencato tutti i fattori tecnici perfettamente' ho sentito dire ad un collega proprio pochi giorni fa.
Ebbene, è ora che alziamo il velo e capiamo cosa realmente diciamo e cosa, invece, i clienti capiscono. Non tutti hanno fatto ragioneria alle superiori e studiato economia all'università. Neppure io, se è per questo. Però in questo lavoro ci sono dentro e ho riflettuto su alcune parole che usiamo tutti e voglio porre l'accento su alcune sfumature.
Spendere, investire e risparmiare sono forse la più famose. Da far impallidire l'altra nota triade (letteraria stavolta) Dante, Petrarca e Boccaccio. 'spendere', usato come sinonimo di pagare, in realtà ha in sé la radice di pendere e pundus, il peso. Sì perché in origine il denaro per i pagamenti veniva letteralmente pesato. Da qui una serie di modi di dire come 'mi sono alleggerito' proprio perché il peso del denaro non è più nelle tasche. In termini evolutivi, come sappiamo tutti, non siamo molto diversi dai romani che neppure duemila anni fa sentivano lo spendere come essere privati di qualcosa. E allora parliamo di investire, un'evoluzione della parola. L'investitura nel medioevo era un onore, veniva conferito un titolo o un incarico. Era motivo di orgoglio. 'spendere in titoli' o 'investire in titoli'. Provate a ripeterlo e a visualizzare l'immagine che ne deriva. Completamente diversa.
Un'altra parola abusata e spesso fraintesa è risparmio. Quante volte vogliamo risparmiare e non ci riusciamo. Quante volte per risparmiare compriamo una cosa che dura poco o di scarso valore. Ebbene, risparmiare e spendere poco non sono sinonimi. Hanno, stranamente, la stessa etimologia ma basta pensare a qualche esempio e subito capiamo l'abisso tra questi termini. Posso risparmiare comprando qualcosa di valore che non dovrò cambiare tra due o tre anni. Magari investo nell'acquisto di una cucina che tra vent'anni sarà tale e quale. Di certo spendo il mio tempo prezioso solo per qualcosa o qualcuno per cui ne vale la pena.
Come lo trattiamo quindi il denaro? Va speso, investito o risparmiato? Dipende. Da quanto ne hai e dai tuoi obiettivi. La risposta a questa domanda e la soluzione spesso migliore per noi è un'altra parola chiave: pianificazione.
Ebbene, è ora che alziamo il velo e capiamo cosa realmente diciamo e cosa, invece, i clienti capiscono. Non tutti hanno fatto ragioneria alle superiori e studiato economia all'università. Neppure io, se è per questo. Però in questo lavoro ci sono dentro e ho riflettuto su alcune parole che usiamo tutti e voglio porre l'accento su alcune sfumature.
Spendere, investire e risparmiare sono forse la più famose. Da far impallidire l'altra nota triade (letteraria stavolta) Dante, Petrarca e Boccaccio. 'spendere', usato come sinonimo di pagare, in realtà ha in sé la radice di pendere e pundus, il peso. Sì perché in origine il denaro per i pagamenti veniva letteralmente pesato. Da qui una serie di modi di dire come 'mi sono alleggerito' proprio perché il peso del denaro non è più nelle tasche. In termini evolutivi, come sappiamo tutti, non siamo molto diversi dai romani che neppure duemila anni fa sentivano lo spendere come essere privati di qualcosa. E allora parliamo di investire, un'evoluzione della parola. L'investitura nel medioevo era un onore, veniva conferito un titolo o un incarico. Era motivo di orgoglio. 'spendere in titoli' o 'investire in titoli'. Provate a ripeterlo e a visualizzare l'immagine che ne deriva. Completamente diversa.
Un'altra parola abusata e spesso fraintesa è risparmio. Quante volte vogliamo risparmiare e non ci riusciamo. Quante volte per risparmiare compriamo una cosa che dura poco o di scarso valore. Ebbene, risparmiare e spendere poco non sono sinonimi. Hanno, stranamente, la stessa etimologia ma basta pensare a qualche esempio e subito capiamo l'abisso tra questi termini. Posso risparmiare comprando qualcosa di valore che non dovrò cambiare tra due o tre anni. Magari investo nell'acquisto di una cucina che tra vent'anni sarà tale e quale. Di certo spendo il mio tempo prezioso solo per qualcosa o qualcuno per cui ne vale la pena.
Come lo trattiamo quindi il denaro? Va speso, investito o risparmiato? Dipende. Da quanto ne hai e dai tuoi obiettivi. La risposta a questa domanda e la soluzione spesso migliore per noi è un'altra parola chiave: pianificazione.