Puntare sull'elettrificazione di Stellantis con una protezione al 100%
Il nuovo anno è partito a tutto gas, anzi no a tutta elettricità, per Stellantis. Al CES (Consumer Electronics Show) di Las Vegas che si è tenuto a inizio gennaio, l’amministratore delegato Carlos Tavares ha ribadito l'impegno della casa automobilistica verso le zero emissioni, confermando la quota di 50% di elettrico negli Stati Uniti e 100% per l''Europa entro il 2030, per puntare poi al net zero (includendo anche l'operatività) entro il 2038. Non solo. Nei giorni scorsi, Stellantis ha firmato un accordo con la società australiana Element 25 affinché gli fornisca solfato di manganese per la produzione di batterie per i suoi veicoli elettrici. L’accordo quinquennale, che prevede la consegna del composto chimico a partire dal 2026, con la possibilità di estenderne la durata e aumentare i volumi, ha dato un’ulteriore spinta al titolo che da inizio anno ha già accelerato di oltre 10 punti percentuali a Piazza Affari (+10,65% al 10 gennaio 2023). Gli investitori hanno accolto con soddisfazione la marcia ingranata in questo inizio d’anno dal gruppo verso l’obiettivo di carbon net-zero, ancora lontano ma un po’ più vicino, così come fissato nel piano strategico Dare Forward 2030, che prevede più di 30 miliardi di euro di investimenti nell’elettrificazione.
Chi crede e volesse puntare sul processo di sviluppo di Stellantis ma con un grado di protezione elevato, visto il contesto ancora sfidante, potrebbe prendere in considerazione l’investimento indiretto sull’azione, attraverso un certificato di investimento. In particolare, il Cash Collect Protetto su Stellantis, (ISIN: DE000HC2J3D2), proposto di recente da UniCredit come assoluta novità. Il prodotto, infatti, è caratterizzato da una protezione totale incondizionata del capitale a scadenza. Un aspetto del tutto nuovo. Allo stesso tempo, però, il certificate prevede anche il pagamento di premi potenziali ogni sei mesi.
Come funziona il certificato
In particolare, questo certificato permette all’investitore di ricevere ogni sei mesi una cedola di 1,95 euro, se nelle date di osservazione il titolo Stellantis è pari o superiore al Livello Importo Aggiuntivo Condizionato, fissato a 12,42 euro, ovvero al 90% del suo Valore Iniziale pari a 13,8 euro. In altre parole, se alla prima data di osservazione, che sarà il prossimo 15 giugno 2023, il titolo Stellantis quoterà a un valore superiore o pari a 12,42 euro, l’investitore riceverà 1,95 euro. E così in tutte le altre date di osservazione successive, cadenzate ogni sei mesi. Oggi (11 gennaio 2023) l’azione scambia intorno a 14,6 euro.
Ma non è tutto. Il certificate ha una durata di cinque anni e non prevede il rimborso anticipato, quindi all’ultima data di osservazione, ovvero il 16 dicembre 2027, all’investitore verrà corrisposto l’importo minimo di 100 euro qualunque sia il valore di Stellantis, proprio grazie alla protezione totale incondizionata prevista per questa tipologia di certificato. Inoltre, nel caso in cui alla data di osservazione finale il prezzo di Stellantis è pari o superiore a quei 12,42 euro, l’investitore riceverà anche l’ultimo premio. Infine, c’è da considerare anche che in questo momento il certificato può essere acquistato sotto la pari (a 98,8 euro) così da ricevere un ulteriore surplus alla scadenza.
Questo prodotto è adatto a chi crede al progetto di sviluppo ed evoluzione di Stellantis e valuta di conseguenza anche una buona tenuta del titolo in Borsa. Ma allo stesso tempo, anche a chi è in cerca di una protezione totale sul capitale investito, considerato il contesto ancora turbolento e volatile.
Scorrendo la gamma dei Cash Collect Protetto 100%, compare tra i sottostanti anche Tesla, la casa delle auto elettriche per eccellenza. Interessante per chi poi volesse puntare su questa storia di particolare appeal in ambito elettrificazione, ma anche piuttosto volatile. Attenzione solo che in questo caso, il certificato (ISIN: DE000HC2RK01) è emesso in dollari, essendo un sottostante statunitense e quotato a Wall Street. Significa che l’investitore riceverà i pagamenti in valuta americana e quindi il rendimento finale dipenderà anche dal tasso di cambio tra euro e biglietto verde. Inoltre, la scadenza sarà più breve, ovvero novembre 2026.
In entrambi i casi, però, la caratteristica principale di protezione incondizionata a scadenza, assoluta novità tra i certificati emessi da UniCredit, viene mantenuta.