E-commerce: i mercati emergenti dettano la velocità

15.11.2021
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L’e-commerce rappresenta un trend in continua crescita, destinato a svilupparsi e permanere anche in futuro, in particolar modo nei mercati emergenti. Resta da capire come posizionarsi a riguardo
E-commerce e mercati emergenti, la nuova proposta di UniCredit
A inizio novembre, UniCredit ha lanciato sul mercato italiano una nuova serie di prodotti riguardanti il mercato dell'e-commerce nei Paesi emergenti. Si tratta di certificati Benchmark Open End sull'indice BRIC E-commerce Performance Net Total Return EUR (Isin: DE000HB0LKW9), composto da società operanti nel settore e con sede nei Paesi BRIC, ovvero Brasile, Russia, India e Cina. I Certificate Benchmark Open End replicano linearmente la performance del sottostante a cui sono collegati e si adattano a investimenti con un orizzonte temporale di medio-lungo periodo. Sono strumenti senza una data di scadenza predeterminata, cosiddetti Certificati a scadenza aperta, ovvero “Open End”, e appartengono alla categoria ACEPI dei Certificati di investimento senza protezione del capitale. In linea generale, i Benchmark Open End sono una soluzione di investimento che riflette aspettative rialziste sul tema, il settore e/o l'area geografica che l'indice rappresenta, senza meccanismi di protezione del capitale e consentono di sviluppare un'idea di investimento con un importo minimo contenuto (lotto minimo 1 Certificato). Inoltre, vengono scambiati sul SeDeX-MTF di Borsa Italiana.
Questo tipo di prodotto si colloca all'interno della più ampia gamma di Benchmark Open End su indici tematici, focalizzati su temi della sostenibilità, dell'idrogeno, delle biotecnologie e delle green technologies.
Composizione dell'indice
Con un focus rivolto al sottostante, l'indice BRIC E-commerce Performance Net Total Return EUR è calcolato da Solactive AG e comprende fino a 25 tra le maggiori aziende per capitalizzazione attive nell'e-commerce in Brasile, Russia, India e Cina, che abbiano una capitalizzazione di mercato superiore a 800 milioni di dollari e un volume medio degli scambi giornalieri superiore a un milione di dollari negli ultimi tre mesi. In occasione di ciascun ribilanciamento dell'indice, a ogni componente viene assegnato un peso proporzionale alla propria capitalizzazione di mercato, eventualmente aggiustato alla data di bilanciamento, nel rispetto del peso aggregato per ciascun Paese, pari al 35%. In termini di distribuzione geografica, possono essere include fino a 6 aziende indiane, 9 cinesi, 5 russe e 5 brasiliane.
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