L'equity cinese sfida la guerra: opportunità in mezzo alla volatilità
12.4.2022
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Dipendenza ridotta dalla Russia e politiche governative chiare fanno sì che l’equity cinese possa essere ben posizionato per assorbire l’impatto della guerra. Ne parliamo con T. Rowe Price
3 ragioni per continuare a credere nell'equity cinese
Sono tre le ragioni principali per cui la Cina potrebbe riuscire ad affrontare le conseguenze del conflitto a testa alta.
In primo luogo, la Russia rappresenta meno del 2% delle esportazioni di beni e servizi del Dragone (1,91% nel 2020, secondo l'Organization of Economic Complexity) e il 3,19% delle importazioni. “L'impatto diretto è effettivamente gestibile” sottolinea l'esperto.
In secondo luogo, la Cina potrebbe essere più in grado di assorbire l'aumento dei prezzi del petrolio rispetto ad altri paesi, dove i mercati sono preoccupati per un ulteriore incremento dell'inflazione e la possibilità di un rallentamento della crescita. “Il deficit commerciale petrolifero della Cina rappresenta solo l'1,4% del Prodotto interno lordo (Pil) e il paese ha uno dei più bassi indici dei prezzi al consumo tra le principali economie” pari anch'esso all'1,4% ad aprile 2022.
In terzo e ultimo luogo, “gli investitori stranieri stanno vendendo le azioni cinesi perché si preoccupano di ulteriori sanzioni alle aziende” aggiunge l'esperto. Queste società potrebbero non essere disposte ad assumersi ulteriori rischi di sanzioni solo per continuare a fare affari con la Russia. Dalle dichiarazioni emerse da Pechino e gli incontri diplomatici avvenuti nelle scorse settimane (tra cui quello a Roma di marzo tra i presidenti Xi Jinping e Joe Biden), inoltre, il Dragone ha chiarito di non voler essere colpito dalle sanzioni statunitensi: “entrambe le parti sono più propense a impegnarsi in un dialogo sincero rispetto al passato, e questo crea un contesto favorevole per l'equity cinese” commenta Secker. La volontà di cooperazione è dimostrata anche dall'impegno del Dragone per un piano di cooperazione sulla revisione degli American depositary receipt (Adr, certificati che sostituiscono le azioni e che consentono alle società estere di essere quotate sui mercati Usa).
“Nel complesso, le basse valutazioni delle azioni cinesi e la posizione della Cina come unica grande economia che allenterà le proprie politiche saranno fattori di supporto per le azioni cinesi” conclude Secker. “L'estrema dislocazione dei prezzi si è rivelata una buona opportunità di acquisto per i gestori attivi. Sfrutteremo la volatilità a breve termine per aggiungere azioni di società con modelli di business comprovati che prima erano scambiate a premio, ma che ora sembrano sempre più attraenti”.