Cina, non solo 5G: ecco come i dati diventano intelligenza

18.6.2020
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Maggiore densità di popolazione, tassi di penetrazione della tecnologia più alti, numero più elevato di dati in circolazione: come fare ad utilizzarli? Fidelity International spiega in che modo le informazioni possono tradursi in intelligenza artificiale
Cina, non solo 5G: verso il primato tecnologico?
L'avvento della tecnologia 5G e la sua progressiva integrazione “porterà ad un miglioramento della esperienza di fruizione dei servizi online”, ma non è la sola velocità di rete che sta spingendo la Cina a concorrere al primato tecnologico internazionale.
L'economia del Dragone si sta attestando come leader in ambito di intelligenza artificiale, in segmenti quali machine learning e deep learning, l'apprendimento profondo. “Rispetto all'ovest, la Cina parte con un vantaggio strutturale di dieci anni, grazie al fatto di avere un'enorme quantità di dati a disposizioni e di poterli utilizzare” con maggior facilità e senza troppi vincoli in materia di privacy.
Tradurre le informazioni in intelligenza artificiale
Sempre più spesso la tecnologia viene integrata nei processi aziendali tradizionali. “Un settore che sta vivendo un discreto sviluppo in tal senso e quello dell'e-learning: la nuova scuola online prevede l'utilizzo di telecamere e webcam che analizzano le espressioni facciali del ragazzo, per capire se quest'ultimo sia confuso, se abbia domande e se il linguaggio utilizzato sia chiaro”.
L'importanza dell'education si lega a big data e intelligenza artificiale anche come mezzo per formare giovani professionisti all'utilizzo della tecnologia applicata alla realtà. “Ogni anno la Cina produce 8,7 milioni di laureati, un numero che nell'ultimo decennio è quadruplicato, un ampio bacino dal quale emergono ingegneri in grado di applicare l'intelligenza artificiale a diversi settori”.
Un secondo esempio di tecnologia integrata in azienda “è rappresentato dal settore delle costruzioni, che hanno iniziato a sfruttare software” per analizzare i dati della domanda e rispondere ad un nuovo modello di architettura basata sulle abitudini della popolazione (sotto l'occhio vigile di telecamere e sistemi di controllo).
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Nonostante l'avanzato stato di sviluppo, anche in Cina, il concetto di “smart city” muove ora i primi passi. I principali giganti della tecnologia stanno lavorando per rendere le città più intelligenti. Tra questi Alibaba, che ha lanciato il programma City brain project, per la realizzazione di un sistema centralizzato che controlli il traffico (ottimizzando gli interventi in caso di incidente e intervenendo sull'infrastruttura per far fluire la circolazione), e Tencent, che sta sviluppando un'app (“All-in-one”) che faccia da guida ai turisti nella regione, offrendo loro un servizio più adatto alle singole esigenze, coordinando al tempo stesso gli spostamenti.
Cina, le opportunità per diventare leader internazionale
“Partiamo da un esempio sotto gli occhi di tutti: Tic Tok. Tic Tok è nata in Cina come mera applicazione per la registrazione di video. Di per sé non è né una società di intrattenimento, né una società media. E' una AI company”, che dimostra però la potenza e la versatilità cinese nell'arrivare in tutto il mondo.
Come sottolineato da Fidelity, lo sviluppo online darà inoltre modo a Pechino di crescere nei prossimi 3-5 anni anche in altri business che stanno subendo una profonda trasformazione: è il caso del gaming, sempre meno legato a console e pc, o della finanza digitale, grazie allo sviluppo di digital wallet che andranno sempre più a sostituire le sedi fisiche.
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