Navigare la volatilità dei mercati: 5 cose da fare per affrontarla

Euclidea
28.7.2022
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La volatilità dei mercati è un pericolo e anche un'opportunità. Le fasi in cui i mercati sono particolarmente volatili rappresentano un’opportunità per acquistare titoli ad un prezzo più basso, come quando ci sono i saldi nei negozi, e di venderli quando i prezzi sono saliti molto. Il pericolo della volatilità invece è che ci condizioni emotivamente e ci trascini con sé, facendoci acquistare solo dopo i rialzi dei prezzi perché abbiamo più fiducia che tutto andrà sempre meglio. O, specularmente, facendoci vendere durante e dopo ribassi importanti, quando il pessimismo ci annebbia la vista. Proprio quest’ultima è forse la situazione più complessa da gestire per un investitore. Quando i mercati sono in burrasca fa molta differenza avere un piano di investimenti e… rispettarlo: si esce dalla tempesta prima e meglio. Come fare? Ecco 5 suggerimenti utili per riuscirci.

1. Mantieni la giusta prospettiva: rialzi e ribassi sono normali (e anche crolli)

Dal 1926 a oggi i mercati azionari hanno corretto fino a diventare bear market mediamente una volta ogni 6 anni, con perdite di circa il 40%. Anche se le grandi correzioni dei mercati sono destabilizzanti per il nostro umore, i dati storici dimostrano che i mercati azionari hanno sempre recuperato dai bear market e dato performance significativamente positive anche già nel medio termine. 

2. Fai un piano che può convivere con la volatilità 

Il tuo mix di portafoglio tra azioni, obbligazioni e liquidità (la "asset allocation") determina il rendimento potenziale dei tuoi investimenti, ma allo stesso tempo anche l’ampiezza delle oscillazioni del loro valore. Scegli perciò un portafoglio adatto a te, ai tuoi obiettivi di investimento e alla tua situazione finanziaria, in modo tale che possa essere sostenibile indipendentemente dalla situazione di mercato. 


3. Rimani investito e non anticipare i mercati 

Il sacro Graal di ogni investitore: sapere prima come si muoveranno i mercati e comprare e vendere di conseguenza. Fare questo cosiddetto “market timing” significa cercare di anticipare i movimenti dei mercati sia al rialzo, sia al ribasso. La realtà è che il market timing è come giocare a “testa o croce” lanciando una moneta: significa scommettere, non investire. Le probabilità di non indovinare sono enormi, così come le conseguenze sui tuoi risparmi. I dati sulle performance parlano chiaro: molto meglio rimanere investiti (time in the market) piuttosto che fare market timing! 

4. Investi in modo ricorrente, anche (e soprattutto) quando i mercati scendono 

Molti tra i migliori giorni per investire si verificano infatti proprio quando l'andamento dei mercati è molto negativo e addirittura sembra potere peggiorare. Investire in questi momenti significa acquistare a prezzi contenuti fondi di investimento o titoli di aziende di valore, che nel tempo hanno quindi un rendimento potenziale più elevato rispetto a prima che diminuissero. E riuscire a farlo è ancora più semplice se attivi automatismi come il bonifico ricorrente o il piano di accumulo. Non ti preoccupare di comprare ai minimi dei mercati: per avere un rendimento più alto alla fine del tuo investimento basta comprare a prezzi bassi.

5. Troppe cose da gestire? Fatti supportare 

Se i ribassi e le grandi correzioni sono sempre delle opportunità, saperle coglierle dipende molto anche da te. Certo, serve un professionista che si prende cura dei tuoi soldi e delle tue esigenze senza conflitti di interesse, tipici del mondo bancario e del risparmio gestito. 


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